SAN CASCIANO – Ha resistito crescendo e affondando le sue radici nel terreno, il leccio piantato nel giardino di piazza della Repubblica nel novembre 2020 in onore di Wangari Mathai, prima donna africana a ottenere il premio Nobel per la Pace nel 2004.
Per poi, in pochi secondi, essere stato abbattuto al suolo. Con tanto di targhetta portata via.
E non dobbiamo incolpare il maltempo, oppure un’auto che è entrata nel giardino: non ci sono segni delle ruote, inoltre attorno ci sono panchine e alberi di grosso fusto.Â
E allora l’unica deduzione plausibile è che sia stato un atto doloso.
Anche perché una delle due transenne che delimitano il tratto di strada dei giardini è stata (nuovamente) gettata sotto il muro.
Wangari Matahai, morta all’età di 71 anni nel settembre 2011, attivista e fondatrice del Green Belt Movement, era riuscita a fare piantare oltre cinquanta milioni di alberi in Kenia.
Stamani ecco l’amara sorpresa. Un fatto simile era già avvenuto al Parco Dante Tacci, al Poggione, dove era stato danneggiato il ciliegio messo in memoria di Daniele Bandinelli.
Che però, curato amorevolmente dagli amici di Daniele, è riuscito a salvarsi.
Non sappiamo se sia possibile salvare anche il leccio di Wangari. Ma, se servirĂ , ne verrĂ piantato un altro, e poi un altro ancora: per “stroncare” l’ignoranza di qualcuno.Â
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