spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Aveva 88 anni. E’ stato per molti anni preside della scuola media di San Casciano

    SAN CASCIANO – E’ venuto a mancare all’età di 88 anni Pier Luigi Paoletti, per molti anni preside della Scuola Media di San Casciano. I funerali si sono tenuti sabato 17 agosto nella chiesa di Argiano, in località Bardella, dove viveva insieme alla moglie Franca. Che, come il marito, è stata una brava insegnante.

     

    A rendere omaggio al professore molte persone del posto ma anche ex insegnanti, ex impiegate ed ex custodi. La cerimonia funebre è stata celebrata dal proposto don Massimiliano Gori e dal proposto emerito don Renzo Pulidori.

     

    "Siamo qui per dire il nostro grazie insieme a Pier Luigi – ha detto durante l’omelia don Massimiliano – per il dono che lui è stato. E un grazie particolare per le qualità importanti che aveva: la cultura e la sapienza (che è più della cultura) e la famiglia. Cose che hanno animato la sua vita".

     

    "La sua vita – ha proseguito – è stata una ricerca della verità attraverso la lettura fino agli ultimi giorni. Così come amava la musica classica, che eleva la nostra anima. In modo particolare per lui il dono di Dio è stato la sua famiglia, i figli, la moglie e i nipoti. Non dimentichiamo che il dono della famiglia è un dono prezioso che ci fa già assaggiare un po’ il paradiso qui in terra".

     

    Subito dopo uno dei figli, Cesare, ha detto rivolgendosi ai presenti: "Il babbo è ancora vivo in questo momento. Per un cristiano, un vero cristiano, la vita non si esaurisce nel corpo, ma continua nell’infinito, siamo fatti per l’eternità. Nella Bibbia c’è scritto che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Io vorrei che tutti noi, uscendo da questa chiesa, fossimo convinti che il babbo è vivo e che adesso vive immerso nella luce di Dio. E che da lassù ci guarda, ci sorride e ci incoraggia ad andare avanti. E dal profondo del cuore desidererei che tutti quanti facessimo una preghiera per la mamma".

     

    Anche don Renzo ha ricordato l’amicizia che l’ha legato con Pier Luigi, un ultimo anello di una generazione che gli è rimasta nel cuore. Ha ricordato la sua cultura, la sua bontà e l’onestà, l’insegnamento a coloro che volevano imparare le lingue ormai “morte” come il latino e il greco.

     

    "Lo ricordo in particolare quando lui è stato il "mio" preside – ha proseguito don Renzo – quando insegnavo alle scuole medie di San Casciano: che pace c’era  tra il corpo docente, perché tutti gli insegnanti sapevano che in lui avrebbero avuto la risposta giusta ai problemi della cultura e dell’insegnamento".

     

    "Ma non posso dimenticare un altro ricordo particolare – ha sottolineato don Renzo – Molti anni fa un gruppo di persone (dottori, intellettuali) mi chiese di fare un percorso spirituale. Insieme ci ritrovavamo a casa di Pier Luigi, dove parlavamo del Vangelo ma ci inoltravamo anche in altri problemi della vita sociale, soprattutto i problemi delle proprie famiglie. Ebbene, questo gruppo mi ha dimostrato un affetto e una venerazione che non posso dimenticare. E allora coraggio (rivolgendosi ai familiari) siate degni di vostro padre e di vostra madre Franca".

     

    Anche noi del Gazzettino del Chianti abbiamo un ricordo del professor Paoletti, legato a una chiacchierata du alcuni anni fa. Lo incontrammo a 11 anni dalla scomparsa di don Ivo Biondi, parroco di San Martino a Argiano, suo grande amico.

     

    "Fin da ragazzetto frequentavo la parrocchia di San Martino – ci aveva raccontato il professor Paoletti – sono cresciuto insieme con lui. Don Ivo era una persona candida, di una fede adamantina, di un candore commovente. Era un conservatore fino allo spasimo, tanto che ha continuato a dire Messa in latino anche dopo il 1969, anno in cui entrò in vigore la riforma liturgica post-conciliare di Paolo VI che aboliva la liturgia in latino. Lui però contrario a questa decisione, continuò tanto che molti venivano da San Casciano a sentirlo".

     

    "Non va dimenticato poi – aveva concluso – che don Ivo era un antifascista, tanto che spesso andavo da lui ad ascoltare di nascosto Radio Londra. Fummo i primi a sapere dello sbarco americano in Normandia: erano le cinque del mattino!".

     

    In quell’occasione  ci dette una foto che lo ritraeva sul piazzale della chiesa assieme a don Ivo e altri suoi cari amici che ben volentieri pubblichiamo. Da oggi il professor Pier Luigi Paoletti riposa nel piccolo camposanto di Argiano.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...