MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – “Amarcord-e”… e tre. Visto lo straordinario successo delle edizioni passate, per il terzo anno consecutivo si è replicato. E, senza deludere le aspettative, anche stavolta alla grande.
Cambia sempre il tema. Ma la finalità rimane la stessa: trascorrere una bella serata tutti insieme, ricordando fatti e curiosità del passato di Montefiridolfi. All’insegna dell’allegria e dello spirito paesano di condivisione.
Ecco che venerdì 10 giugno, tanti abitanti della frazione (e non solo) hanno affollato il circolo Acli. Per la presentazione del nuovo libretto che, accompagnata da un apericena davvero squisito, ha avuto un sapore ancora più dolce.
“Socialità” il titolo della ricerca. Svolta lo scorso inverno, racchiude già in sé il senso di un appuntamento ormai divenuto fisso. E, occupandosi di ciclismo e teatro, lo fa in stretta connessione con Montefiridolfi.
Ad aver realizzato un lavoro così brillante la “Ditta Razzi e Mozzi”. Per quei pochi che non la conoscessero, si tratta di un gruppo di amici che, ripercorrendo la storia dell’associazionismo locale, raccoglie realtà altrimenti destinate all’oblio.
A proposito delle due ruote, “Socialità” racconta l’attività agonistica di Loreno Santucci negli anni Cinquanta, i rapporti di Gino Bartali con Monte e la storia delle società ciclistiche di qui. Mentre il teatro è trattato a partire dalle notizie raccolte sui bruscelli.
Data la parola a due grandi esperti del ciclismo toscano, Antonio Mannori e Giuliano Passignani hanno rievocato col sorriso gare ed aneddoti. Ricordando in particolare il trionfo di Vincenzo Nibali su un traguardo montigiano e l’abituale presenza di Alfredo Martini in paese.
Per poi passare all’altro argomento. Attinente più che mai, non poteva mancare lo spettacolino. Agli sketch della commedia di’ “Pateracchio” recitati dal Gonza (al secolo Gabriele Sani) si è unito il tavarnellino Pantera. E insieme hanno cantato uno stornello in ottava rima.
Infine ciliegina sulla torta gli interventi del sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini e del parroco don Rosario Landrini. Ciascuno dal proprio punto di vista e in base al proprio ruolo, hanno parlato della vivacità dei rapporti che lega la comunità.
Tra l’altro, rimanendo in linea con la goliardia dell’evento, i due non hanno smentito le voci sulla sfida in bicicletta che li avrebbe visti contrapporsi per le vie del paese. Anzi, hanno persino svelato la schiacciante vittoria di… don Rosario.
di Noemi Bartalesi
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