SAN CASCIANO – “Seppur non corrette, le puntualizzazioni della gentile lettrice del Gazzettino del Chianti, mi offrono la possibilità di far chiarezza sul rapporto che intercorre tra San Casciano e le apparecchiature finalizzate alla rilevazione della velocità".
Inizia così la replica dell'assessore alla mobilità del Comune di San Casciano, Elisabetta Masti, alle parole di una nostra lettrice che nei giorni scorsi aveva detto che a San Casciano gli autovelox era una sorta di "gallina dalle uova d'oro" per l'amministrazione comunale (clicca qui per leggere la lettera).
L'assessore Masti parla invece di una relazione, quella fra Comune e rielvazione della velocità, "fondata innanzitutto ed esclusivamente sul rispetto della normativa vigente e di quanto predisposto dal Prefetto di Firenze. Sembra eccessivo, probabilmente frutto di una conoscenza scarsa e approssimativa della questione, definire il nostro territorio costellato di autovelox".
"Mi preme far notare – spiega – che le postazioni fisse per il rilevamento automatico della velocità autorizzate dal Prefetto sono soltanto due. Sto parlando di quelle situate sulla via Empolese Sp 12 e precisamente al Km 3+865 in località Croce di Via e al Km 6+120 poco prima del centro abitato di Cerbaia. Le apparecchiature sono state autorizzate proprio in questo tratto della viabilità perché ritenuto uno dei più critici e ad alto tasso di incidentalità".
"E’ quest’ultimo, infatti – ricorda Masti – il criterio che fa da guida alle valutazioni finalizzate all’installazione degli autovelox. Vorrei precisare che le nostre postazioni sono visibili, ben segnalate e rispettano tutte le norme in materia. La signora suggerisce di intervenire contro l’eccesso di velocità dei veicoli attuando un restringimento della carreggiata ma forse anche in questo caso non sa che le dimensioni della strada sono già notevolmente ridotte e per legge non possiamo in alcun modo operare un’ulteriore limitazione".
"Ricordo inoltre – precisa – che negli ultimi anni, proprio su via Empolese, abbiamo registrato un considerevole calo del numero degli incidenti, dato che corrisponde all’installazione degli autovelox e di altre apparecchiature e strumenti, come visualizzatori e riduttori di velocità, collocati nelle aree più critiche del territorio".
"Ritengo fondamentale – conclude Masti – l’utilizzo degli autovelox come deterrenti, mirati a disincentivare (e il monitoraggio effettuato negli ultimi anni ce lo dimostra) chi è avvezzo a mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri superando i limiti di velocità consentiti”.
di Redazione
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