Non c’è contrada senza l’altra. Con questo spirito è nato il Carnevale medievale sancascianese, con questo motto le contrade crescono e vanno avanti, alimentandosi reciprocamente, traendo energia le une dalle altre, in un’ottica di massima collaborazione e condivisione degli obiettivi e delle aspirazioni.
“Il grande successo – commenta l’assessore alle Feste e alle Tradizioni popolari Roberto Ciappi – del recente aperitivo organizzato dal Gallo, quello della festa del Cavallo che, a fine agosto col tempo incerto, ha messo insieme circa 600 persone, e lo stesso risultato incassato dalle organizzazioni di Leone e Giglio, ci danno la carica giusta per cominciare a lavorare alla prossima edizione del Carnevale medievale di San Casciano.
“Al momento – prosegue l'assessore – ci troviamo nella fase di preparazione della grande kermesse carnevalesca che lo scorso anno per citare qualche numero ha fatto sfilare ottocento persone per le vie del paese, con un coinvolgimento e una partecipazione superiori ad ogni aspettativa. E per l’anno prossimo abbiamo intenzione di continuare a programmare, oltre alle singole iniziative finalizzate all’autofinanziamento, eventi che mostrino ancora una volta il piacere di stare insieme delle contrade e la loro voglia di divertire e divertirsi, creare occasioni di incontro e socializzazione, di fare qualcosa per la comunità”.
Essendo parte di un organismo unito e coeso, le contrade sono tenute a rispettare delle regole. Il Comune ha infatti messo mano al regolamento per definire il numero massimo di iniziative all’anno mirate all’autofinanziamento, oggi meno necessario dei primi anni del Carnevale quando le cinque realtà dovevano dotarsi di costumi, attrezzi e oggetti per la sfilata.
“Tali eventi sono importanti – conclude l'assessore – perché ogni contrada mantenga vivo il rapporto col proprio pezzo di città ma ancora più significative sono le attività che si condividono e si coordinano con le associazioni presenti sul territorio. Ritengo fondamentale sostenere e favorire la molteplicità dell’offerta cultura e ricreativa, segno di una vitalità e di un dinamismo di cui il nostro territorio è ricco proprio grazie alle proposte delle associazioni”.
di Redazione
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