MERCATALE (SAN CASCIANO) – Quinta edizione da grandi numeri quella del festival musicale Cava Wave, che è andato in scena dal 19 al 21 luglio al campo sportivo di Mercatale.
Tre giorni molto intensi di musica dal vivo: sul palco si sono esibiti gruppi di vario genere, "locali" e non.
Il venerdì hanno aperto la serata i Rasta Boots, ormai conosciuti in zona come uno dei gruppi reggae più divertenti e coinvolgenti (chi se li fosse persi li trova venerdì 26 luglio al circolo Arci di Brusciana, Castelfiorentino) seguiti da una spettacolare esibizione col fuoco e da Il generale Markone & dengerous, band reggae, una vecchia conoscenza del panorama reggae fiorentino. Hanno concluso la serata Kekka e Lillo dj, due dj nati e cresciuti tra gli organizzatori del Cava Wave.
Il sabato invece si sono esibiti tre gruppi rock-punk tra cui Dead and street (rock 'n roll made in Tuscany), e i The Bone machine e i Klaxon, due gruppi romani che fanno rispettivamente rock e punk. A chiudere la serata dj Bebe con una ska-rock selection.
La domenica è stata dedicata tutta al territorio, partendo con un'apericena accompagnati dalla musica jazz-funky dei Sexete, un gruppo di ragazzi della Romola che parteciperrano ad uno scambio culturale "Music and Resilience") tra studenti palestinesi e italiani nei i campi profughi palestinesi, in Libano.
A seguire gli I Wann Sgench, gruppo funky sancascianese. A chiudere la serata i "nostri" Badagigy Brothers, che hanno concluso questa tre giorni in maniera veramente esagerata con una selezione ska-reggae per un finale veramente con il botto!
La sostanza finale dice che, e sono parole degli organizzatori, "il Cava Wave sta crescendo e sta diventando uno dei pochi festival di musica dal vivo, dove le band, anche quelle "locali" con i nostri ragazzi, si possono esprimere ed esibire mostrando la loro arte e "sfogando" la loro passione su un palco. Che in tre giorni ha attirato più di 3.000 persone".
"Come tutti i festival – concludono – il Cava Wave ha voglia di crescere e di dare sempre più possibilità all'arte di esprimersi, coinvolgendo giovani ma anche meno giovani, puntando non solo ai gruppi e ai dj ma anche a cene con sottofondi musicali, mercatini di artigiani e iniziative sociali come lo scambio culturale "Music and Resilience"".
di Redazione
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