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venerdì 23 Maggio 2025
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    ChiantiBanca (e ChiantiMutua): quattro dimissioni dopo le condanne in Cassazione dei vecchi amministratori

    Tre consiglieri del Cda della banca (il vicepresidente Marco Barbieri, Giorgio Petracchi e Antonio Balenzano) e il vice presidente della mutua (Andrea Amadori) se ne sono andati

    SAN CASCIANO – Una serie di dimissioni, fra consiglio di amministrazione di ChiantiBanca e Cda di ChiantiMutua, turba l’istituto di credito cooperativo con sede centrale a San Casciano. A poche settimane (domenica 11 maggio) dall’assemblea dei soci.

    Dove verrà portata in approvazione la bozza di bilancio 2024, con oltre 33 milioni di euro di utile.

    Assemblea dei soci (organizzata alla Stazione Leopolda di Firenze) che sarà, peraltro, la prima in presenza, dopo cinque anni (Covid e… seguenti), per la Bcc chiantigiana.

    Sono quelle dei consiglieri di amministrazione della banca: Marco Barbieri (vicepresidente), Giorgio Petracchi e Antonio Balenzano (consiglieri di amministrazione). 

    Tutti e tre hanno presentato le loro dimissioni al presidente del Cda, Cristiano Iacopozzi, nei primi giorni di aprile.

    Andrea Amadori invece, ha rassegnato le sue dimissioni da vicepresidente di ChiantiMutua qualche settimana prima.

    La notizia, nell’aria da settimane, è stata riportata questa mattina al quotidiano Il Tirreno, in un articolo a firma di Cristiano Marcacci.

    Nessun commento da parte dell’istituto di credito cooperativo: che, così come non aveva comunicato ufficialmente le dimissioni, non commenta in alcun modo la notizia.

    Ma la motivazione addotta, ovvero che tutte e quattro le dimissioni siano legate alla presenza alla guida di ChiantiMutua di Stefano Mecocci, pare del tutto confermata.

    Una presenza che, per i quattro amministratori dimessi, sarebbe diventata non più sostenibile dopo la condanna in via definitiva di Mecocci da parte della Corte di Cassazione. 

    Chiamata al verdetto finale nel procedimento a carico dei vertici e del consiglio di amministrazione di ChiantiBanca, e del collegio dei revisori, in carica nel biennio 2015-2016, per l’accusa di falso in bilancio (in prescrizione quella inflitta nei gradi precedenti di giudizio per ostacolo alla vigilanza).

    Cassazione che nel febbraio scorso ha sancito, fra gli altri, anche la condanna a diciotto mesi per l’allora vicepresidente di ChiantiBanca, oggi presidente di ChiantiMutua, Mecocci.

    ChiantiBanca: la Corte di Cassazione conferma le condanne ad ex vertici, cda e revisori nel biennio 2015-2016

    Da qui la durissima presa di posizione dei quattro consiglieri (tre della banca, uno della mutua) che, a fronte della permanenza – anche post-sentenza – di Mecocci (l’unico fra tutti i condannati in via definitiva ancora presente all’interno di ChiantiBanca) hanno deciso di rassegnare le dimissioni.

    Rimane da capire se (e in che modo) tutto ciò avrà delle ripercussioni nell’assemblea dei soci del prossimo 11 maggio.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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