SAN CASCIANO – E’ venuto a mancare, all’età di 84 anni, Ovidio Montecchi. “Un pilastro della pelletteria italiana”: così l’ha definito Assopellettieri.
Un uomo che, sempre secondo l’associazione, “ha contribuito con la propria azienda e con il proprio lavoro a rendere famoso nel mondo il made in Florence, tra gli anni Settanta e Novanta”.
# San Casciano: scomparsa di Ovidio Montecchi, il cordoglio di Assopellettieri
Ovidio Montecchi era nato il 31 marzo 1938. E fin da ragazzino si mise con suo padre, Umberto, dietro il banco del bar chiamato da tutti il “Bar di Franz”, in piazza Pierozzi, davanti alla torre dell’orologio.
Questa sua seppur breve esperienza (vissuta insieme al fratello, Paolo) gli era servita a conoscere tanti sancascianesi, anche grazie al suo carattere allegro.
Un periodo che aveva fatto sì che, nel tempo, Ovidio avesse mantenuto una forte amicizia con tante persone.
Purtroppo, a causa di una brutta malattia del padre, il bar venne chiuso: così Ovidio e Paolo andarono a lavorare con la zia, sorella della mamma, a Firenze. Dove aveva una pelletteria, nel centro della città.
Quest’attività appassionò entrambi i fratelli, tanto che una volta appreso il modo di lavorare, decisero di mettersi in proprio. Aprendo una pelletteria a San Casciano.
Da un piccolo fondo ricavato da un garage si ampliano, vengono assunti anche degli operai. Il lavoro va bene, così decidono di ingrandirsi per spostarsi nella zona industriale della Sambuca, nell’allora comune di Tavarnelle.
Tutto procede a gonfie vele, oltre ai lavoratori interni si avvalgono anche di collaboratori esterni.
Un gran bel successo che arriva anche grazie alla moglie, Simonetta, una bravissima modellista; che realizzava originalissimi modelli, molto apprezzati in Italia e all’estero.
Era una perfetta catena organizzativa, ognuno con il proprio compito portava avanti questa bellissima realtà. Fino al 1996, quando prematuramente viene a mancare il fratello Paolo.
Una grande perdita, affettiva e lavorativa: viene meno una figura importante, tanto che piano piano il lavoro diminuisce.
La prima cosa che fa Ovidio è quella di tutelare i suoi dipendenti, le loro famiglie. Fino a quando non trovano una nuova sistemazione cerca di tirare avanti, a denti stretti, con tanti sacrifici; perdendo anche parte dei guadagni precedenti per liquidare tutti.
Ovidio Montecchi è rimasto sempre molto attaccato alla sua San Casciano, anche grazie alla sua grande passione per il calcio.
Aveva iniziato a giocare nella Sancascianese nel ’51-’52, come mezzala, per poi andare all’Audace Galluzzo (dal ’58 al ’64).
Poi era tornato alla Sancascianese, dove gli era stata assegnata anche la fascia di capitano. Con la soddisfazione della promozione dalla Seconda categoria. Terminerà la sua attività calcistica nel Mercatale, diventando anche allenatore.
Ovidio s’interessa anche alla politica, tanto che dal 1990 al 1995 entra in consiglio comunale.
In questi ultimi anni era tornato ad abitare in via Roma, nel cuore del paese, felice di condividere i momenti del tempo libero con il figlio Samuele, molto attaccato al padre.
Non poteva mai mancare la passeggiata in piazza Pierozzi, davanti a quello che era stato il suo vecchio “Bar Franz”, dove aveva passato momenti felici e spensierati.
In tanti nella mattinata di oggi, venerdì 28 gennaio, si sono recati nella chiesa del Suffragio, dove è stata esposta la salma, tra commozione e tanti bei ricordi.
Tante persone dai capelli bianchi gli hanno voluto dare un ultimo saluto, ricordandolo per la sua onestà, lealtà, per il suo sorriso. Con lui se ne vanno anche tanti ricordi di una San Casciano che non esiste più.
I funerali si terranno nella chiesa della Propositura in piazza Cavour alle 15 di oggi.
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