SAN CASCIANO – Un vero e proprio dramma si è consumato nella tarda mattina di lunedì 2 dicembre in via Sorripa, in località Ponterotto, nel comune di San Casciano.
Una donna, Laura Baronti, 67 anni, proprietaria di una conosciutissima azienda agricola situata in quella parte del territorio sancascianese, La Sala, è rimasta vittima di un incredibile quanto drammatico incidente.
Rimanendo shiacciata dalla propria auto, una Fiata Panda, mentre stava percorrendo la salita poco prima di entrare nell’azienda.
Dopo l'allarme sul posto si sono subito portati gli agenti della polizia municipale e l'ambulanza della Misericordia di San Casciano, con il medico e i volontari soccorritori; ma quando sono arrivati sul posto ormai per la signora non c’era nulla da fare.
L’agghiacciante scena si è presentata agli occhi di una dipendente della stessa azienda che si trovava a transitare da lì intorno alle 11.30: resasi conto di quanto accaduto ha immediatamente chiamato il 118 e la polizia municipale.
La dinamica è al vaglio degli agenti, ma da una prima ipotesi sembra che la signora abbia fermato l’auto in salita e sia scesa. Forse l’auto aveva una gomma anteriore a terra: che si sia fermata per verificare cosa era successo?
E può essere avvenuto che, non avendo tirato energicamente il freno a mano, la Panda si sia mossa all'indietro. Oppure che in quel freno a mano qualche cosa abbia funzionato male. E la stessa poveretta abbia cercato di fermarla rimanendo a sua volta travolta.
Sono solo pure e semplici ipotesi perché, lo ripetiamo, la dinamica esatta è al vaglio della municipale sancascianese: è stato anche disposto il sequestro dell’auto da parte del pm Ornella Galeotti e non si trascura nessuna ipotesi.
Oltre ad alcuni dipendenti accorsi dall’azienda visibilmente scioccati, sono successivamente arrivati il marito e i figli.
Scene terribili, un misto di dolore e incredulità, che si sono susseguite fino all’arrivo dei vigili del fuoco. Che, con una autogru, hanno sollevato la Fiat Panda potendo così estrarre il corpo della donna.
La salma per disposizione del magistrato è stata portata presso l’obitorio di Careggi per essere sottoposta all’autopsia.
di Antonio Taddei
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