SAN CASCIANO – Dopo due anni di pandemia tutte le comunità si ritrovano a festeggiare la Pasqua con i suoi tradizionali riti.
Nel pomeriggio del Giovedì Santo anche la Propositura di San Cassiano, in piazza Cavour, è tornata (sebbene nel rispetto delle normative di sicurezza, mascherine FFP2 in primis), a riempirsi di fedeli per la Santa Messa in Coena Domini.
Con la lavanda dei piedi agli apostoli, il gesto che Gesù ha compiuto durante l’Ultima Cena.
Messa celebrata da don Massimiliano Gori e don Marco Tognaccini, che domenica 1 maggio elebrerà la sua prima Santa Messa alle 11 nella Propositura di San Cassiano.
Invece, nelle altre cinque chiese, si trova l’altare della Reposizione e dell’Eucarestia.
Nella chiesa della Misericordia in piazzetta Simone Martini è possibile trovare il tradizionale Sepolcro.
Quest’anno sono stati i giovani Fratelli dell’Arciconfraternita della Misericordia che, con tanta passione, sono riusciti a creare (con le vecce e il grano) un calice, collocando anche un pane e una giara di vino, oltre ai segni della passione posti sui quattro altari laterali.
Davvero molto suggestivo osservandolo nella penombra della chiesa.
Altro bellissimo Sepolcro è quello allestito dai Fratelli della chiesa del Suffragio in via Roma: qui si osserva una grande croce formata con le piantine di grano giallo, mentre sull’altare e sui lati il bianco delle vecce fa da sfondo ai fiori adagiati ai piedi della croce.
Quest’anno con una novità , su uno schermo è narrata la storia di quest’ antica tradizione attraverso filmati e foto.
Tante le persone che hanno visitato il Suffragio: un gruppo di turisti di Foggia ha voluto inserire nel loro tour tra Firenze, Pistoia e Lucca, anche San Casciano, con il desiderio di visitare il Sepolcro.
Affascinati, grazie alla disponibilità di un Fratello del Suffragio sono stati accompagnati anche a visitare la chiesa della Propositura, della Misericordia e il centro storico del capoluogo.
Altre visite fino al Lunedì dell’Angelo sono possibili alla chiesa delle Clarisse nel viale San Francesco, a Santa Cecilia a Decimo, alla chiesa dei Cappuccini in via Achille Grandi, a Santa Maria a Argiano in località Bardella.
Per la prima volta dopo anni di chiusura inoltre, grazie a padre Rosario Landrini e a Paolo Calosi, che con tanta buona volontà ha contribuito alla riapertura della chiesa di San Colombano alla Collina, poco distante da Montefiridolfi, è stato allestito nella cappella della Compagnia laterale alla chiesa, il cenacolo e Sepolcro di San Colombano, che resterà aperto fino al Lunedì dell’Angelo.
Cenacolo che è stato studiato nei minimi particolari rispetto a quelli dipinti dai pittori fiorentini della storia dell’arte, da Leonardo al Ghirlandaio.
Una grande occasione insomma, per visitare questi luoghi di fede, cultura e tradizioni locali.
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