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domenica 9 Febbraio 2025
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    Dopo tre mesi di apertura dei “nuovi” giardini del Piazzone, andiamo a sentire il parere di genitori e nonni

    Giudizi con luci e ombre, in particolare da parte di chi ha bambini molto piccoli, per i quali i nuovi giochi vengono giudicati poco adeguati

    SAN CASCIANO – A distanza di tre mesi dalla riapertura dei giardini del Piazzone (lato “Punta”), dopo l’abbattimento dei pini e l’installazione dei nuovi giochi, siamo andati a sentire il parere di genitori e nonni che frequentano l’area.

    Giudizi con luci e ombre, in particolare da parte di chi ha bimbi molto piccoli (fino a 3 anni più o meno), per i quali i nuovi giochi (in particolare il Castello)  vengono giudicati poco adeguati.

    “Il nuovo Castello – racconta Cristina, nonna di una bimba di due anni – contrariamente a quello precedente, non è particolarmente spazioso e questo non permette una adeguata socializzazione. Vale lo stesso per la rete da arrampicata (generalmente poco frequentata) e per il tappetto elastico”.

    Quest’ultimo è tanto ambito, ma essendo molto stretto, i bambini sono costretti ad alternarsi uno alla volta.

    “Sarebbe stato meglio aggiungerne un secondo – riflette Beatrice, madre di due gemelli di tre anni, dato il tanto spazio libero a disposizione”.

    Per altre madri, al contrario, lo stesso tappetto elastico risulta come un ostacolo: “Se non visto in tempo qualche bambino potrebbe inciamparci e cadere”.

    In generale, l’apprezzamento dell’area giochi va all’accuratezza dell’estetica, al tappeto assorbi urti e, con poche eccezioni, alla sostituzione dei vecchi pini.

    Per quanto riguarda la zona frontale a quella dei giochi, la critica principale è rivolta alla mancata recinzione dell’area, che risulta “poco sicura – dicono in molti – soprattutto per il passaggio dei veicoli”.

    Alcuni genitori avrebbero progettato questo spazio diversamente.

    Roberto, padre di un bimbo di dieci anni: “Poiché vengo spesso ai giardini con mio figlio, personalmente avrei sostituito la fontana contenente i pesci con una superficie ampia dover poter liberamente giocare a palla o fare un giro in bici o in monopattino”.

    Alla nonna di Giacomo ed Elena, bambini di cinque e otto anni, tornerebbe utile “un chiosco dove far fare merenda, così da evitare di spostarsi”.

    In più, “l’aggiunta di alcuni tavoli renderebbe più confortevole il consumo dello spuntino, vista l’esclusiva presenza delle panchine”. 

    Soddisfazione abbastanza generale, infine, per la cura e la pulizia di quello che, nel capoluogo, è da sempre un luogo di ritrovo per grandi e piccini, dopo una lunga giornata di scuola e di lavoro.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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