MERCATALE (SAN CASCIANO) – Ci sono volute quindici ore e trenta di sofferenza da parte di un cinghiale, un maschio adulto, investito poco prima delle 19 di ieri, mercoledì 15 febbraio, lungo la SP Grevigiana, tra la “Biscondola” e il benzinaio di Mercatale, prima della fine della sua agonia.
Quasi sedici ore prima di essere abbattuto con un colpo di carabina dagli agenti della poliza metropolitana. L’unica soluzione, viste le ferite riportate.
Polizia metropolitana che era la sola, a quanto pare, a essere autorizzata ad abbattere l’ungulato. Che era rimasto sul limite della carreggiata, paralizzato ma ben vigile. E pronto a mordere chiunque si fosse avvicinato.
Una brutta, bruttissima storia. Che abbiamo seguito passo dopo passo e che, incredibilmente, è andata avanti fino alle 10.30 di oggi, giovedì 16 febbraio.
La polizia locale di San Casciano, dopo aver ricevuto la segnalazione, si è portata sul posto per tutelare chi si trovava a transitare (siamo peraltro in una strettoia con visibilità limitata). Ma anche l’animale.
Gli agenti hanno così iniziato una lunga trafila di telefonate. Ma alla fine, ovvero alle 23 di ieri, l’unica “soluzione” possibile è stata quella di un intervento dell’AVR (che si occupa della manutenzione stradale) che ha provveduto a transennare il cinghiale.
E mettere la cartellonistica mobile come prevede il codice della strada per l’”oggetto” sulla sede stradale.
Sembra surreale, ma è davvero così: per quasi 12 ore c’è stato un cinghiale ferito e… transennato lungo una delle strade più trafficate del comune di San Casciano.
Mercatale: il cinghiale moribondo a bordo strada, transennato tutta la notte e vittima… della burocrazia
La povera bestia è rimasta così tutta la notte dietro alle transenne. Per poi, alle prime ore di stamani, essere di nuovo “presidiata” dalla polizia locale.
Gli agenti hanno provato tutte le strade possibili per risolvere la situazione. A dir poco incresciosa. Sulla quale ci sarà, evidentemente, molto da riflettere. Vista purtroppo la frequenza con la quale avvengono questi eventi, in particolare la sera e la notte.
Su via Grevigiana è arrivato anche l’assessore Ferdinando Maida, sollecitando ulteriormente l’intervento per mettere fine alle sofferenze dell’ungulato.
Una situazione nella quale la burocrazia ha fatto la sua parte; compresa (pare) la nuova normativa sui cinghiali relativa al rischio peste suina.
Con l’intervento della Asl per il prelievo del sangue, dopo che la polizia metropolitana lo aveva abbattuto. E, successivamente, il trasporto della carcassa con un furgone apposito di Alia.
Non sono mancati momenti di protesta da parte degli automobilisti, fermatisi per sollecitare a mettere fine alla sofferenze dell’animale. Così come sui social la vicenda ha generato inevitabili proteste e polemiche.
Alle 10, finalmente, l’arrivo della Asl e, successivamente, della polizia metropolitana per l’abbattimento. E il furgone per il trasporto.
La polizia locale ha provveduto a chiudere la via Grevigiana, il tempo di abbattere il cinghiale per poi eseguire le procedure.
Si poteva fare tutto questo in tempi molto più brevi? Sicuramente si doveva. E questa vicenda speriamo serva per migliorare questo tipo di interventi.
A tutela e nel rispetto degli animali. E nella massima sicurezza: cosa sarebbe accaduto, ad esempio, se durante la notte il cinghiale, ferito e disperato, fosse riuscito in qualche modo a spostarsi verso la transenna e la carreggiata? Chi avrebbe giurato che non vi sarebbe riuscito in alcun modo?
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