SAN CASCIANO – E’ partito da piazza del Monumento, a Cerbaia, domenica 5 giugno.
Oggi, quasi due mesi dopo, e un numero di km imprecisato (il contachilometri non funziona proprio al massimo) Gianluca Alessi sta vivendo il suo sogno, il viaggio in moto verso India, Himalaya e poi, probabilmente, giù verso l’Australia.
Lo raggiungiamo nel cuore della Turchia, in luoghi a dir poco magici. Nella Cappadocia dove si alzano in volo decine di mongolfiere (se volete seguirlo nel suo viaggio, vedere le sue magnifiche foto, lo trovate qui su Facebook, e qui su Instagram).
Gianluca sei in viaggio da quasi due mesi. Come sta andando?
“In generale alla grande, sono talmente focalizzato sul viaggio e sulle esperienze che sto vivendo che il tempo passa in fretta, senza che me ne accorga!”.
Adesso dove sei? E dove sei diretto?
“In questo momento sono a Malatya, una cittadina nel centro della Turchia, nei prossimi giorni ripartirò in direzione Georgia, per poi scendere in Armenia e tornare in Turchia per varcare il confine iraniano”.
Ricordaci qual è la tua meta finale.
“Non c’è una vera e propria meta finale, diciamo che se arrivo sulle vette himalayane mi posso ritenere molto contento, senza escludere Nepal e India settentrionale, da dove poi ci sarà da valutare il trasferimento in Australia”.
Quali, fino ad ora, i momenti più emozionanti? I luoghi che ti sono rimasti nel cuore?
“A livello naturalistico già i Balcani mi hanno regalato paesaggi mozzafiato, soprattutto l’Albania, da cui non sapevo cosa aspettarmi. Per non parlare della Turchia, che a partire da Istanbul fino a mete più esotiche mi ha letteralmente scioccato. Per quanto riguarda le esperienze le persone che sto incontrando con la loro ospitalità e cordialità mi stanno entrando nel cuore, soprattutto qua in Turchia, ed è solo socializzando che posso scoprire la vera essenza di un Paese”.
# Gianluca Alessi, in viaggio nel mondo con la sua moto: il cerbaiolo è già arrivato in Bosnia
C’è invece qualcosa che ti ha deluso? Che non ti aspettavi?
“Niente mi ha deluso in particolare, potrei solo far riferimento alla situazione rifiuti in Albania e in Paesi limitrofi, tanto belli quanto degradati da questo punto di vista”.
Momenti di timore?
“Momenti di timore no per fortuna. A parte due giorni fa quando ho avuto il primo problema fisico che mi ha costretto a fermarmi e tolto anche un po’ di buonumore, ma adesso che sto meglio anche la mente è risanata”.
Cosa ti aspetti, infine, dalla strada che ti si apre davanti?
“Non mi aspetto che sia semplice, sarò sempre più lontano e in condizioni sempre più estreme, ma finché la testa reggerà i colpi, tutti i problemi si risolveranno. Vorrei assicurare tutti che ovunque mi trovi in questi Paesi sono circondato da persone stupende pronte a tutto per aiutarmi!”.
“Ne vorrei approfittare – conclude Gianluca – per dimostrare vicinanza alla famiglia e agli amici di Sara Bartoli, dopo la triste notizia che mi è giunta proprio tramite Il Gazzettino del Chianti. Non la conoscevo di persona, ma so che era una ragazza serena, attiva e determinata a conseguire i suoi obiettivi. Spiacevole prova che la disgrazia più inaccettabile può accadere anche dietro casa”.
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