Ennesimo furto di rame nelle nostre zone, e anche questa volta di grande consistenza. I ladri non hanno risparmiato nemmeno il cimitero della Romola e nella notte tra il 22 e il 23 maggio hanno messo appunto l'ennesimo colpo, portando via dal campo santo, grondaie, rivestimenti e altri oggetti in rame.
Nessun ostacolo sulla loro strada: le mura del cimitero non sono certo invalicabili e anche se lo fossero, il cancello non viene chiuso a chiave. Un paio di pezzi di rame sono stati sradicati solo in parte, forse per mancanza di tempo; probabilmente… verranno recuperati in futuro.
“Ormai non lasciano in pace nemmeno i morti”, scuote la testa un'anziana signora, mentre cambia i fiori al marito defunto. Racconta che non è raro che ad essere rubati siano anche i fiori stessi posti sulle tombe dei cari defunti.
“Più o meno lo sanno chi il sabato e la domenica porta i fiori belli – ci dice – e vengono a prenderli per rivenderli, probabilmente”, spiega il figlio, Andrea Sereni mentre con una scopa, spazza da terra lo sporco caduto dalle grondaie portate via.
Il furto dei materiali in rame non fa che peggiorare la faccia del luogo di ultimo riposo; la cappellina del cimitero per esempio, dove sono riposti i resti dei parroci del paese, è inagibile da oltre cinque anni. A breve inizieranno i contatti tra l'amministrazione comunale e l'istituto diocesano di sostentamento del clero, proprietario della cappella, per ridistribuire le competenze e magari provvedere a una ristrutturazione.
“Purtroppo non avanzano nemmeno due lire per risistemare qui”, continua Andrea. Non una bella faccia dunque, quella del cimitero romolino: “Peccato – dice indicando le lapidi ombreggiate da un ulivo, della famiglia Nencioni – anche perché ricorre il ventesimo anniversario della loro morte nell'attentato mafioso in via dei Georgofili”.
“Abbiamo fatto la denuncia ai carabinieri, con i nostri tecnici abbiamo fatto delle stime di quelli che sono i costi, anche se ancora è precisa posso dire che almeno 2mila euro di danni ci sono stati. Anche perché al furto in sé bisogna sommare gli atti vandalici con cui vengono strappate le grondaie e le altre parti, che vanno a distruggere parti di tetto e altre cose”, commenta l'assessore alle opere e ai lavori pubblici di San Casciano, Roberto Ciappi, raggiunto telefonicamente dal Gazzettino.
“Abbiamo 17 cimiteri attivi sul territorio comunale ed è impossibile da parte nostra avere un controllo – prosegue – questi fatti poi ci mettono in condizione di dover rimettere mano a cose che erano sane e che sarebbero state a posto, e quindi a trovare sempre nuove risorse”.
“Ce la stiamo mettendo tutta – conclude l'assessore – abbiamo in programma interventi sul cimitero della Romola, ma non è facile stare dietro a tutte le emergenze. Che poi si vanno a sommare a queste situazioni spiacevoli”.
di Andrea Alfani
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