GABBIANO (SAN CASCIANO) – Le Bussole sono un laboratorio di osservazione e orientamento al lavoro per ragazzi con disabilità intellettiva medio-lieve, che ha le sue sedi nel comune di Firenze.
Nei giorni del 25 ottobre e del 15 novembre scorsi, grazie alla disponibilità di Filippo Legnaioli, presidente della cooperativa di olivicoltori del Frantoio del Grevepesa, e di Raffaele Spaccamiglio, responsabile commerciale, accompagnati da alcuni lavoratori del frantoio stesso, hanno potuto sperimentare la raccolta, la frangitura delle olive e l’imbottigliamento dell’olio ottenuto.
Le due giornate hanno avuto anche una fase preparatoria, in cui i ragazzi de Le Bussole hanno ideato l’etichetta da apporre sulle bottiglie di olio, che loro stessi hanno successivamente riempito manualmente.
Nella giornata di raccolta i ragazzi sono stati felici ed entusiasti di partecipare, imparando cose nuove e sperimentando, alcuni per la prima volta, cosa vuole dire lavorare all’aperto.
Anche durante la giornata di imbottigliamento hanno vissuto in prima persona cosa vuol dire lavorare in gruppo, seguendo le varie fasi di lavoro che gli venivano richieste.
Entusiasti di questa esperienza hanno ricevuto, come equa ricompensa per il loro impegno, le confezioni di olio che hanno etichettato e imbottigliato in quella giornata.
La coordinatrice e le operatrici del servizio ringraziano il Frantoio del Grevepesa “per l’accoglienza, la sensibilità e la disponibilità riservate a tutti i ragazzi”, e per “aver offerto loro la possibilità di mettersi in gioco in un’attività lavorativa vera e propria”.
Ma anche i diretti protagonisti dell’esperienza, ragazze e ragazzi, hanno descritto questi due giorni.
“E’ stata un’esperienza emozionante e bella – dice Branco – Un giorno mi piacerebbe tornarci”.
“Mi è piaciuto imbottigliare l’olio e mettere le etichette – sono parole di Nataly – e mi piacerebbe molto poterci lavorare”.
Infine, Lorenzo:” Mi sono divertito molto, mi è piaciuto molto raccogliere le olive e imbottigliare l’olio. Ero contentissimo dopo aver svolto il mio compito. E’ un’esperienza che rifarei”.
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