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sabato 20 Aprile 2024
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    Centro Italia: “I nostri giorni in soccorso di un popolo sotto metri di neve”

    Luca Santucci ci racconta i soccorsi con la Protezione Civile. Attivata una grande raccolta di cibo e indumenti

    SAN CASCIANO – Non è la prima volta che Luca Santucci, assieme alla moglie Silvia, chiude negozio e casa per andare a dare una mano là dove qualcuno ha bisogno di un aiuto.

     

    Così come a Natale hanno portato dei giocattoli ai bambini terremotati, stavolta mettendo a disposizione i loro quad, sono partiti di loro spontanea volontà, assieme alla Protezione Civile della Misericordia di San Casciano (e agli amici con cui condividono momenti liberi dal lavoro sulle moto a quattro ruote, Marco, Cosimo, Fabrizio, Roberto), alla volta del comune di Fiastra e le piccole frazioni di Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina.

     

    Nelle Marche strette dalla morsa delle scosse sismiche e dei metri di neve che hanno reso tutto più difficile e drammatico.

     

    IL RACCONTO DEI GIORNI A SPALARE LA NEVE

     

    Al ritorno dai giorni passati a spalare la neve assieme agli altri, abbiamo incontrato Luca Santucci e la moglie Silvia.

     

    In queste ultime settimane tutti hanno seguito alla televisione, sui quotidiani, alla radio, quello che sta accadendo alle popolazioni colpite dal terremoto e dalle incredibili nevicate che hanno sommerso interi paesi, voi avete toccato con mano, vissuto, queste drammatiche realtà, qual è stata la vostra esperienza?

     

    "Purtroppo a distanza di giorni ci sono ancora paesi isolati che aspettano i soccorsi. E la maggior parte sono persone anziane, in quanto le località si animano nei periodi estivi. Quando siamo arrivati, abbiamo liberato dalla neve una mensa che gestiscono i carabinieri di Bologna e serve 120 pasti. Non solo, abbiamo liberato una roulotte che era sotto quattro metri di neve: vi abitavano due persone. Il problema è anche di individuare dove si trovano i mezzi e riuscire ad aprire un varco".

     

    ALL'OPERA – Mentre si spala la neve

     

    Quindi è indispensabile affiancarsi persone del posto per le indicazioni precise?

     

    "Certo, noi abbiamo conosciuto Emanuele che abita a Camerino, con il quale oltre a nascere una vera amicizia, ci ha fatto da guida, altrimenti è impossibile portare un aiuto. Tra le tante cose che abbiamo liberato ci sono stati i cassonetti dell’immondizia, riportandoli fuori dalla neve. Sembra una cosa banale ma è indispensabile per la raccolta dei rifiuti, altrimenti lo sporco andrebbe disperso ovunque. Un’altra cosa indispensabile è stato liberare i bagni chimici, liberare la farmacia, la posta, l’ambulatorio…".

     

    Ma se voi non andavate di vostra spontanea volontà, chi avrebbe fatto tutto ciò?

     

    "Nessuno, perché ripeto non c’era ancora andato nessuno! Addirittura l’ultima sera prima di venire via ci hanno rintracciato gli uomini del Corpo Forestale (oggi inglobato nei carabinieri) chiedendoci di portarli con i nostri quad a liberare un anziano disabile in carrozzina dopo sei giorni che era chiuso in una casa a 1.200 metri sopra il lago di Fiastra. Oggi in pensione, era stato il responsabile della diga del lago".

     

    Come siete stati accolti dalla popolazione?

    "Benissimo, tanto che quando hanno saputo che eravamo della Toscana sono stati felici, impossibile non accettare un caffè, prendere qualcosa da bere. Perché un altro problema è l’acqua che non c’è, in quanto le tubature sono ghiacciate e non riescono nemmeno, volendo, a sciogliere l’acqua perché manca la luce! Ogni volta che siamo andati a liberare le persone dalla neve ci hanno accolto con grande entusiasmo, e una volta finito è stato difficile staccarsi da loro, perché ognuno doveva raccontare la sua storia. Per loro è una vera liberazione, uno sfogo riuscire a parlare dei loro problemi".

     

    AL LAVORO – In soccorso alla popolazione isolata

     

    Le autorità, la loro accoglienza?

     

    "Ad un certo punto mi sono trovato uno in mezzo alla strada che mi ha detto: "Lei dove va?". eera il sindaco, così dopo la presentazione ci ha affiancato subito un giovane della Protezione civile locale portandoci nei posti più urgenti".

     

    Tornerete in loro aiuto?

     

    "Certo. Partiremo dopo avere terminato la raccolta degli alimenti e degli indumenti che è in corso. Speriamo che presto finisca questa emergenza, e quando finirà continueremo ad andare nel segno dell’amicizia che ci ha legato con queste persone. Tra l’altro a Pasqua vogliono che andiamo da loro come ospiti, con le nostre famiglie".

     

    Che cosa rimane dopo tutto ciò?

     

    "Per il momento un grande dolore alle braccia per avere spalato tanta neve, ma dentro di noi una grande gioia per avere aiutato, per quello che ci è stato possibile, tante persone così duramente colpite".

     

    LA RACCOLTA DI ALIMENTI E INDUMENTI

     

    E' in corso la raccolta alimentare (ma anche non alimentare). I prodotti raccolti verranno portati nelle zone terremotate questo fine settimana.

     

    Servono i prodotti elencati nelle liste che seguono e verranno raccolti mercoledì 25 gennaio, giovedì 26 gennaio e venerdì 27 gennaio dalle 17 alle 19 presso la sede della Protezione Civile in via Grandi 1, a San Casciano.

     

    Comune di Fiastra 100/150 persone: the, conserve, tonno, legumi, merendine, cibo gatti e cani, succhi di frutta, caffè e orzo, pannoloni per anziani.

    Muccia, la mensa serve 150 persone circa: acqua, the, conserve, tonno, legumi, merendine, cibo gatti e cani, succhi di frutta, caffè e orzo.

     

    Pieve Torina, 150/200 persone: acqua liscia e gassata, Coca-Cola per ragazzi. Tute da neve: 8 anni femmina, 10 anni femmina, 14 anni femmina taglia M, 17 anni maschio taglia L. Scarpe da neve: 36 femmina, 40 da femmina, 43 maschio.

     

    Pievebovigliana, la mensa serve circa 100/150 persone: acqua, the, conserve, tonno, legumi, merendine, cibo gatti e cani, succhi di frutta, caffè e orzo, olio, traversine per letti per anziani.

     

    RACCOLTA – Il 25, 26 e 27. Indumenti e alimenti verranno portati

    alle popolazioni colpite nel prossimo fine settimana

     

              

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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