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venerdì 29 Marzo 2024
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    Milite Ignoto: le cartoline conservate da un sancascianese nel Museo dell’Altare della Patria

    La storia coinvolge Mario, collezionista unico; il treno che, cento anni dopo, è tornato a fare lo stesso percorso da Cervignano-Aquileia a Roma. E un Generale rimasto affascinato...

    SAN CASCIANO – Il 4 novembre 1921 ebbe luogo al Vittoriano a Roma, nel sacello dell’Altare della Patria, la tumulazione del Milite Ignoto. Eroe senza nome, simbolo di tutti i caduti per la Patria.

    Fu l’allora Ministero della guerra a dare a un’apposita commissione il compito di scegliere una salma tra i tanti caduti nella Grande guerra, ignota e non identificabile, per ognuna delle zone del fronte: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare.

    Furono così individuati i corpi di undici soldati ignoti, racchiusi in bare uguali e irriconoscibili, che furono trasferite nella Basilica di Aquileia.

    Dove il 28 ottobre 1921 una popolana di Trieste, Maria Maddalena Blasizza in Bergamas, madre del soldato Antonio, caduto in combattimento senza che il suo corpo fosse identificato, fu chiamata in rappresentanza di tutte le madri italiane nella dura scelta di indicare la bara che sarebbe poi stata quella del Milite Ignoto.

    Davanti alle undici bare allineate, la Bergamas doveva depositare un fiore su quella che sarebbe stata portata Roma.

    Sulla seconda bara depositò lo scialle, e proseguì per poi accasciarsi davanti alla decima, urlando il nome del figlio Antonio.

    Il feretro prescelto partì su ferrovia da Aquileia per Roma, su un convoglio speciale a velocità ridotta, fermandosi in 120 città e paesi, ricevendo gli onori della folla che si accalcava al suo passaggio. Inginocchiandosi e lanciando fiori.

    Il feretro arrivò a Roma il 2 novembre e, scortato da dodici decorati con la Medaglia d’Oro fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, il 4 novembre 1921 fu deposto in un loculo nell’Altare della Patria.

    Questa, sintetizzata, è la storia. E oggi, nel 103° anniversario della fine della Guerra 1915-1918, si celebra il centenario dalla traslazione del Milite Ignoto. A cui anche il Comune di San Casciano, come tanti altri, ha conferito la cittadinanza onoraria.

    Ma c’è un particolare: un anno fa abbiamo incontrato Mario, un sancascianese che colleziona cartoline, che ci invitò a vedere una sezione speciale, ovvero cartoline in cui è documentato il passaggio del treno del Milite Ignoto dalla Stazione di Santa Maria Novella, il 31 novembre 1921.

    Accolto l’invito siamo andati da Mario, che ci ha aperto uno dei suoi preziosi album. Contenente cartoline in ricordo di quel giorno.

    Un’emozione davvero forte nel vedere con quale cura e amore sono state conservate. Immagini di cento anni fa, dove si vede una Firenze inedita.

    Mario ci ha dato il consenso di fotografarne alcune: così, il 31 ottobre 2021 siamo andati alla Stazione di Santa Maria Novella, al binario 16, dove è arrivato il “Treno della Memoria”.

    Che, partito dalla stazione di Cervignano-Aquileia, ha ripercorso il viaggio del Milite Ignoto: con tappa a Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto e infine Roma.

    Alla Stazione di Firenze abbiamo incontrato il Gen. B. Fulvio Poli, Capo Ufficio Generale dello Stato Maggiore dell’Esercito, al quale abbiamo fatto vedere le foto della collezione di Mario.

    Il Generale, con grande stupore, ci ha detto che non aveva mai visto immagini così importanti, tanto che ci ha fatto la richiesta di poter acquisire le foto. Che sarebbero poi state depositate al Museo dell’Altare della Patria a Roma.

    Non potevamo però senza il consenso di Mario, che in trent’anni di ricerche è riuscito a conservare un tale “tesoro”.

    Tornati a San Casciano lo abbiamo interpellato e, senza un attimo di ripensamento, ha detto: “Sono fiero che queste foto vadano a Roma in quel nel luogo sacro!”.

    E così, grazie a Mario, presto consegneremo le immagini al Generale B. Fulvio Poli: un gesto bellissimo che porterà fino all’Altare della Patria un pezzettino di generosità di un sancascianese.

    Lettera scritta dal Soldato Antonio Bergamas alla madre

    “Domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare alla morte.

    Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più.

    Forse tu non comprenderai questo, non potrai capire come non essendo

    Io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia.

    Addio, mia madre amata…”

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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