spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Fatale una caduta: il pane cotto a legna era il suo fedele compagno di viaggio

    Se n'è andato nei gionri scorsi, dopo una brutta caduta che sembrava non avere avuto particolari conseguenze ma che, per Alvaro Cenni, arrivato alla soglia degli 80 anni, è stata fatale.

     

    Un uomo d’altri tempi Alvaro: gioviale, sempre pronto al sorriso e alla battuta. Per trentasei anni ha servito il paese sfornando pane e schiacciate dal suo negozio di generi alimentari.

     

    Per molti ancora oggi il pane buono fatto a legna, quello che arriva appena sfornato dietro il banco ancora caldo ed emana un profumo che ti fa venire la voglia di dargli un morso, è quello del Cenni in via Borgo Sarchiani.

     

    Negozio che lasciò nel 2004 ma che ancora oggi, con un’altra gestione, continua seppure con una nuova denominazione e con una buona pasticceria, a fare il pane a legna. E per le vecchie generazioni di sancascianesi quello viene ancora riconosciuto come “il forno di' Cenni”.

     

    Alvaro in questi anni si era dedicato pienamente alla pensione, amava camminare con il suo cane, un Setter, e in quel negozio che lo aveva visto protagonista da dietro il banco, adesso si metteva in fila insieme con tutti quelli che una volta erano i suoi clienti, aspettando il suo turno.

     

    Una morte improvvisa la sua, che ha colpito oltre alla cittadinanza anche l’antico Borgo Sarchiani: perché con Alvaro sono ormai scomparse tante altre  persone che hanno fatto la storia di questa via, fatta una volta di antichi mestieri e accompagnata dalla sirena delle vecchie Tipografie Stianti.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...