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venerdì 24 Gennaio 2025
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    Halloween di follia: vandali, ambulanza bloccata. E una ragazza precipita lungo la Pesa

    Soccorritori messi a dura prova per una giovane caduta lungo il fiume. Poi, in una villa vicino al paese...

    SAN CASCIANO – La notte di Halloween, fra il 31 ottobre e l'1 novembre, a San Casciano ha lasciato amarezza per gli atti di vandalismo commessi a danno di una villa storica.

     

    Che ha solo la "colpa" di trovarsi nelle immediate vicinanze di un’altra villa, non nuova a feste dove i partecipanti non rispettano le regole della buona educazione.

     

    Ma c’è stato anche un altro fatto che poteva avere conseguenze molto serie per una giovane ragazza.

     

    Partiamo da quest’ultimo: siamo anche, in questo caso, nel mezzo della notte di festeggiamenti.

     

    Due giovani si allontanano dal locale dove è in corso la festa lungo un percorso che costeggia il fiume Pesa; la strada è sterrata e completamente buia.

     

    A un certo punto la ragazza precipita nel fosso sottostante il percorso, per un’altezza di circa tre metri, in mezzo a rovi e pietre. Scatta l’allarme al 118 che invia un’ambulanza dalla sede più vicina, San Casciano.

     

    L’ambulanza si ferma su un piazzale, impossibile continuare lungo la strada sterrata, medico e volontari si caricano sulle spalle le borse sanitarie e con l’asse spinale, e al buio, vanno alla ricerca della giovane.

     

    Impresa assolutamente non facile, poiché la zona è completamente buia e non c’è nessuno al momento del loro arrivo ad aspettarli, per portarli esattamente dove è caduta la ragazza.

     

    Solo dopo una prima ricerca ecco venire loro incontro un ragazzo, che li accompagna nel punto esatto dove si trova la ragazza immobilizzata.

     

    Arrivare a lei non è poi così facile, si pensa anche di fare intervenire una squadra dei vVigili del fuoco; ma poi qualcuno, dal locale, nota l’ambulanza, sono dei volontari della Misericordia che si erano ritrovati lì per una cena, si rendono subito utili ai Fratelli soccorritori.

     

    E tra erba alta, rovi, e sassi, con una catena umana riescono a fare risalire la ragazza che, dopo essere stata stabilizzata, sarà portata sull’ambulanza e di conseguenza al pronto soccorso.

     

    Altro episodio che ha visto ancora impegnati il medico e volontari: in questo caso la chiamata del 118 è per un malore all’interno della viilla di cui sopra, anche in questo caso si festeggiano le… “zucche vuote”.

     

    Di nuovo i soccorritori sono messi a dura prova, stavolta a causa delle auto lasciate in maniera tale da non permettere di arrivare all’obbiettivo con l’ambulanza.

     

    Di nuovo una lunga corsa per un interminabile viale, uno dei soccorritori tra l’altro cade, si rialza e prosegue la corsa verso colui che, probabilmente, ha preso una sbornia tale da non stare in piedi. In questo caso però il paziente rifiuta il ricovero.

     

    Ma non è finita lì, perché alle prime luci dell’alba, come detto alll'inizio di questo racconto di una notte da matti, la villa accanto a quella del "festone" trova una brutta sorpresa quando riapre i battenti.

     

    Tavolini di ferro (pesante) scaraventati per terra, tende srotolate, un tavolino spezzato, bottiglie di vino, liquori (tra queste una bottiglia di Vodka di due litri vuota), piante sradicate e assorbenti da donna infilati nei vasi.

     

    Tutto questo in una notte di follia per festeggiare la “morte”, mettendo a repentaglio la vita di altri che la morte… la sfidano per salvare vite, a volte senza ricevere nemmeno un semplice grazie.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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