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venerdì 24 Marzo 2023
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    Durissima replica dell’assessore Carlo Savi alel accuse di aumenti e di scarsa trasparenza

    SAN CASCIANO – Questi sono gli ultimi giorni da amministratore per Carlo Savi, assessore in due riprese per vent'anni a San Casciano. La prima volta al sociale, gli ultimi dieci all'urbanistica.

     

    Ma questo non vuol dire aver tirato i remi in barca, tutt'altro. Savi è uno che non le manda a dire, e dopo aver letto sul Gazzettino del Chianti le accuse di Forza Italia, sugli aumenti e sulla poca chiarezza attorno agli oneri di urbanizzazione (clicca qui per leggere l'articolo), risponde per le rime.

     

    "Le accuse di ipocrisia e non verità le rimando tranquillamente al mittente – inizia Savi – Chi ha scritto quelle cose sa che non sono vere. Anche se capisco benissimo che siamo in campagna elettorale non si può buttare i numeeri a casaccio".

     

    "Prima questione – dice Savi – ovvero quella che riguarda gli oneri aumentati a suo tempo: parlano dell'85% di aumenti e la cosa non ha nessun senso. La questione degli oneri di urbanizzazioni è così articolata che parlare di una percentuale unica è impossibile. La percentuale maggiore è arrivata al massimo al 65%, parlare dell'85% è del tutto fuori luogo".

     

    "Perché siamo arrivati a quegli aumenti? Ne abbiamo fatti nel tempo – spiega Savi – perché per legge ci devono essere pari introiti a pari spese. Visto che da parecchi decenni il Comune non è in grado di fare in proprio le opere, le fanno direttamente i privati: succedeva che quello che queste persone pagavano per fare queste opere era ben superiore a quanto il Comune avrebbe introitato".

     

    "Il pagamento degli oneri – prosegue Savi – non sarebbe stato attuale con quello che serviva per realizzare queste opere privatamente. Abbiamo spalmato gli aumenti in diversi anni per ri-allineare questa disparità. Anche perché creavano diseguaglianze fra cittadini: chi costruiva in aree da urbanizzare pagava un sacco di più di coloro che costruivano in un'area urbanizzata".

     

    Secondo punto: "Gli aumenti che sono stati fatti da quel momento in poi, cioè negli ultimi tre anni. Per legge siamo obbligati ad applicare gli aumenti Istat. Abbiamo annullato quegli aumenti Istat facendoli assorbire legittimamemte dai parametri comunali: vadano a vedere le carte, in pratica non ci sono stati aumenti".

     

    "Se nella prossima legislatura hanno intenzione di affrontare il problema degli oneri – rilancia Savi – così come "minacciano", l'amministrazione comunale sarà ben felice di farlo. Voglio dare il mio piccolo contributo, a futura memoria: gli oneri sono determinati dalla legge regionale 1, che è in fase di revisione. Ricordiamoci che è stata fatta nel 2005, quando le cose economicamente andavano molto meglio di adesso. Il concetto di oneri non è solo definito nel recupero di opere realizzate, ma anche come contributo alle azioni e ai servizi della città pubblica".

     

    "Ora la situazione è completamente diversa – ricorda – e mi auguro che la revisione in atto della legge 1 del 2005 ne tenga conto: nel senso che gli oneri di urbanizzazione abbiano un sistema diverso di calcolo. E di conseguenza l'amministrazione futura sarà ben lieta, a mio avviso, di ridiscutere le modalità di calcolo, anche con l'opposizione qualora voglia fare una discussione concreta e non di carattere elettoralistico".

     

    Perché, tiene a sottolineare l'assessore, "solo così sarà possibile rivedere il calcolo senza incorrere nel pericolo principale per le amministrazioni comunali, ovvero produrre un danno erariale alle casse pubbliche e vedersi piombare negli uffici la Corte dei Conti".

     

    Una della questioni particolarmente deibattute è quella dei costi sostenuti da chi effettua cambi di destinazione d'uso, ad esempio un fondo da commerciale ad uso ufficio o viceversa. E che senza,come si dice, "smuovere un mattone", paga gli oneri di urbanizzazione.

     

    "Lo dice la legge regionale – è la risposta di Savi – In questo senso mi è stato detto di guardare cosa ha fatto Firenze, e io sono andato a guardare: ha semplicemente messo una serie di altri elementi per fare pagare in altro modo. Se si facesse diversamente, lo ripeto, si incorrerebbe in un danno all'erario".

     

    "Gli amici di Forza Italia – rammenta – si sono dimenticati di quello che abbiamo fatto per alleggerire gli oneri? Del parametro dell'altezza virtuale; dell'applicazione, ad esempio sulle residenze socio assistite, di una parificazione alle strutture produttive; delle rate semestrali che abbiamo portato da quattro a sei per facilitare i pagamenti Si sono già dimenticati di tutto?".

     

    "Prima di parlare di cose non veritiere – conclude Savi – e fare discorsi ipocriti, sarebbe bene pensarci due volte. Stessero più attenti, e fossero più sinceri e corretti: in consiglio comunale c'è bisogno di persone serie".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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