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lunedì 2 Dicembre 2024
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    Il “Chiesino”, una storia che appartiene alla memoria di San Casciano

    L'Oratorio della Concezione fu eretto nel 1717, fu distrutto dal bombardamento del 1944

    SAN CASCIANO – A tutti i sancascianesi sarà certo capitato di dirigersi in piazza delle Erbe, situata a pochi metri dall'edificio comunale, magari fiancheggiando il torrione di fronte alla strada, dove anticamente si trovava la porta Romana.

     

    Proprio sul muro del torrione si trova oggi una lapide dedicata ai caduti della Seconda Guerra Mondiale e poco sopra una statua della Madonna, conservata in una nicchia. In cima alla torre è possibile vedere anche un piccolo campanile a vela.

     

    Pochi sanno che, addossata a quel muro castellano, prima del 27 luglio 1944, sorgeva l'Oratorio della Concezione, una piccola chiesa soprannominata “Il Chiesino” dai paesani appunto per le sue ridotte dimensioni.

     

    L'edificio sacro fu eretto nel 1717 per volere del pio sancascianese Pietro di Francesco Mariti, che vi fondò una cappellania dedicata appunto alla SS. Annunziata e la donò allo Spedale di Santa Maria Nuova di Firenze.

     

    La piccola chiesa, provvista in facciata di un frontone triangolare, era preceduta da un portico a tre archi e il suo interno, costituito da un'unica navata, era decorato con stucchi e dorature, ma non possedeva opere di particolare pregio.

     

    “Il Chiesino” fu modernamente restaurato da don Francesco Francolini, che nel 1886 ne acquistò la proprietà dallo Spedale e successivamente, una volta terminato il mandato di Francolini verso il 1930, passò alla direzione di don Pietro Trentanove, allora parroco di Sant'Andrea in Percussina.

     

    Secondo la testimonianza indiretta di don Renzo Pulidori, storico sacerdote di San Casciano dagli anni Sessanta (il prossimo 28 giugno festeggerà ben cento anni!) “la chiesa era molto venerata dai fedeli e don Pietro, prima della guerra e durante, era solito praticare delle novene e altre celebrazioni in onore della Madonna”.

     

    Ma proprio il 27 luglio del 1944 San Casciano subì un devastante bombardamento alleato e del “Chiesino”, così come di gran parte degli edifici del paese, rimasero solo le macerie.

     

    Della piccola chiesa restarono intatti solo il campanile e una statua della Madonna, la quale, secondo le voci paesane, fu conservata di casa in casa da diverse famiglie sancascianesi.

     

    Finché il 27 luglio del 1974, durante la giornata di festeggiamenti per il trentennale della Liberazione, sul muro castellano dove si trovava un tempo l'Oratorio venne scoperta una lapide commemorativa delle vittime della Guerra e furono ripristinate l'immagine della Madonna e la campana.

     

    Sotto la statuina della Vergine, custodita nella nicchia, sulla lapide sono incise queste parole in ricordo dell'Oratorio: “Vergine Immacolata, incrollabile speranza in mezzo alle rovine della guerra, le cui vittime a te affidiamo dal luogo di secolare venerazione, continua a vegliare su noi tutti”.

     

    di Cosimo Ballini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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