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mercoledì 8 Maggio 2024
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    Partigiano, operaio, sindacalista: a San Casciano si presenta il libro su Silvano Sarti

    Venerdì 11 novembre dalle 17.15 nella sala "Lucia Bagni" della biblioteca comunale: "La vita di un uomo semplice e schietto, riformista e innovatore, mosso sempre da passione pura"

    SAN CASCIANO – L’appuntamento è fissato per venerdì 11 novembre alle 17.15 nella sala “Lucia Bagni” della biblioteca comunale di San Casciano.

    Qui si presenterà il libro “Silvano Sarti, partigiano, operaio, sindacalista” (Florence Art Edizioni), a cura della Cgil chiantigiana e dello Spi Cgil (San Casciano, Barberino Tavarnelle, Impruneta, Greve in Chianti).

    Saluto dei sindaci del Chianti, dell’Anpi chiantigiana e dell’assessore alla cultura del Comune di San Casciano, Maura Masini.

    Presentano Paola Galgani, segretaria della Camera del Lavoro di Firenze; Marco Mantelli, segretario Lega Spi Cgil San Casciano; Felice Bifulco, storico del movimento sindacale.

    “Sapeva trascinare i lavoratori col suo carisma – si legge nella presentazione da parte della casa editrice (qui trovate il libro acquistabile online) – e affascinare i più giovani con la forza delle sue convinzioni Silvano Sarti, partigiano, operaio e sindacalista”.

    “Dalle contrattazioni salariali alla lotta contro il benzolismo – prosegue – dal suo impegno nell’Anpi fino alla sua attività di divulgazione dei valori della Resistenza e della nostra Costituzione”.

    Il libro contiene “fotografie inedite, documenti, interviste e testimonianze inquadrano un preciso periodo storico e politico e ci raccontano la vita di un uomo semplice e schietto, senza se e senza ma, riformista e innovatore, mosso sempre da passione pura”.

    Scrive Paola Galgani, segretaria generale della Camera del Lavoro di Firenze, nella sua prefazione: “Silvano era un uomo capace di interventi seri, profondi, rigorosi, schietti, appassionati e mai retorici conditi con battute e un sorriso che rendevano facile il rapporto con chiunque lo incontrasse”.

    “La realizzazione di questo volume non è stata di facile esecuzione – prosegue Galgani – anche perché Silvano, a cui piaceva molto comunicare a voce, ha lasciato pochi contributi scritti. Se è stato possibile portare a termine questo progetto lo devo prima di tutto a Silvia Tozzi e a Felice Bifulco e a tutti coloro, a partire dalla moglie Franca, che hanno messo a disposizione i ricordi, le fotografie, i documenti”.

    “Ci manca Silvano – conclude – Ci è mancato in questo anno terribile. Credo che avrebbe sostenuto la battaglia dei lavoratori affinché al primo posto vi sia la salute e non il profitto”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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