SAN CASCIANO – Come promesso, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione è stato presentato, nella saletta della biblioteca comunale di San Casciano, il libro “Dopo la Liberazione. Ricostruzione materiale, sociale e politica tra Val di Pesa e Val d’Elsa (1944-1946)" (Edizioni Polistampa) scritto da Francesco Fusi.
Domenica 26 aprile arano presenti il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini, Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. E, ovviamente, Francesco Fusi, laureato in Storia presso la facoltà di lettere e Filosofia dell’Università di Firenze.
E' il secondo volume su questa traccia: il primo, pubblicato nel 2014, scritto da Matteo Mazzoni dal titolo ”Il passaggio del fronte tra la Val di Pesa e Val d’Elsa. Civili e violenze di guerra nell’estate del 1944” (Edizioni Polistampa) vene realizzato in collaborazione con il gruppo di ricerca composto dallo stesso Fusi, Francesco Catastini, Francesca Cavarocchi.
Fu frutto di una ricerca promossa dalle amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle e San Casciano, coordinata dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.
In questa seconda "puntata", Francesco Fusi ha fatto un lavoro “certosino” basato su documenti d’archivio, analizzando il periodo che va dal 1944 al 1946 e mettendo in luce l’opera straordinaria di quegli anni cruciali. Messa in essere da amministrazioni civili e comuni cittadini nel tracciare il percorso di rinascita del paese.
Durante la presentazione ci sono stati interventi teatrali a cura di Tiziana Giuliani, che ha letto alcune testimonianze accompagnate da musiche eseguite da Angela Baroncelli al pianoforte e Andrea Carmagnola al flauto traverso (entrambi dell’Accademia musicale di San Casciano), mentre sono state mostrate anche immagini video con foto gentilmente concesse dall’Archivio Storico “La Porticciola” e foto Archivio Forconi.
Presente anche il sindaco di Tavarnelle Davide Baroncelli. Tante le persone intervenute all’evento che si sono intrattenute alla fine per farsi autografare le copie dall’autore.
di Antonio Taddei
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