SAN CASCIANO – Dopo il rinvio di sabato 6 a domenica 7 gennaio, e il successivo rinvio anche la domenica a causa del maltempo, pare davvero sia arrivato il momento di godersi, dopo quello organizzato nel giorno di Santo Stefano, il presepe vivente di Decimo.
L’evento comunitario si tiene presso la Pieve di Santa Cecilia di Decimo: per Santo Stefano ha visto la partecipazione di 1.400 visitatori.
Sono oltre centoventi i volontari che nell’area interna ed esterna della pieve secolare ricreano i momenti salienti del presepe tradizionale, proponendo quindici quadri di vita dell’epoca arricchiti da personaggi, antichi mestieri e scene teatralizzate.
Ambientazioni agresti e legate alla tradizione popolare “accendono” al passaggio dei numerosi visitatori, molte famiglie con bambini, che hanno potuto apprezzare e condividere le stazioni scenografiche e drammatizzate, allestite materialmente dal gruppo dei volontari.
Gli edifici millenari, il giardino, il chiostro e l’orto di Decimo, adiacenti alla chiesa, si vestono dei suoni, dei profumi e dei colori di un’antica Betlemme brulicante di vita collettiva.
Tanti i “tableaux vivants” che incorniciano la narrazione teatrale del presepe sancascianese dove a “parlare” e richiamare l’attenzione degli spettatori è stata una folta presenza di figuranti.
Mercanti, artigiani, contadini e pastori guidano alla scoperta della nascita del redentore. I volontari hanno indossato i panni degli antichi mestieri tra cui fruttivendoli, falegnami, tessitrici, amanuensi, pastori, fabbri, oste e allevatori di animali da fattoria.
Ci saranno anche tanti animali: pecore, capre, asini, pony da poter cavalcare, alpaca.
Dopo quattro anni il presepe vivente, promosso e organizzato dall’Oratorio di San Casciano Anspi e patrocinato dal Comune, è infatti tornato ad animare uno dei cuori storici e religiosi di San Casciano.
Al centro della rappresentazione in costume, arricchita da un gruppo di musici-pastori, il quadro della Natività costituito da Maria, Giuseppe, il bambino e gli animali della mangiatoia disposti in un ambiente della canonica.
Potrete gustarvelo domani, domenica 14 gennaio, dalle ore 14.30 alle ore 19.
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