SAN CASCIANO – In queste settimane abbiamo dato più volte conto dei rifiuti abbandonati all'esterno dei cassonetti nel capoluogo di San Casciano: da un lato effetti collaterali dati dall'introduzione del conferimento con calotta e chiavetta, dall'altro dalla maleducazione delle persone.
Ad essere arrabbiati in particolare sono coloro che vivono nei pressi dei cassonetti in questione e quei cittadini che, passando, si intristiscono vedendo quei cumuli di spazzatura che non sono ovviamente un bel biglietto da visita per San Casciano.
Tre, secondo l'assessore all'ambiente Carlo Savi, le postazioni più problematiche (alle quali ci sentiamo di aggiungerne una quarta, quella di viale Corsini): piazzale Aldo Moro (alla Stazione); via del Gentilino (nuove lottizzazioni); via don Pellizzari.
Savi inizia la sua riflessione partendo da un presupposto: "Siamo in una fase di radicale trasformazione della raccolta dei rifiuti, un po' di disagi sono messi in conto: in generale mi sento di dire che i cittadini di San Casciano e Mercatale hanno risposto molto bene all'introduzione dei cassonetti a calotta e chiavetta".
Il primo problema è stata la mancata consegna ad alcuni cittadini della chiavetta: nel capoluogo, tanto per fare un esempio, su 4.000 preparate ne sono tornate indietro, quindi non distribuite, circa 400. "Un 10% fisiologico" fanno sapere i tecnici di Quadrifoglio.
"Siamo partiti in primavera con gli incontri con la cittadinanza – spiega Savi – poi, da giugno, in accordo con le Misericordie di San Casciano e Mercatale, i volontari sono passati dalle case a distribuire le chiavette. Una, due, tre volte. Vari i motivi per i quali alla fine ne sono tornate indietro 400: trasferimenti, residenze in altre zone, mancata iscrizione al pagamento della Tia".
"Chi ancora non ha la chiavetta – tiene ad evidenziare Savi – può richiederla all'Urp del Comune, all'ufficio ambiente o al numero verde di Quadrifoglio (800330011): è possibile avere anche una seconda e una terza chiavetta, richiedendola sempre a questi referenti e pagando un rimborso di 5 euro".
Poi passa in rassegna le postazioni (ovvero aree con i diversi tipo di cassonetto) secondo lui più problematiche e indica le possibili soluzioni: "Per quanto riguarda piazzale Aldo Moro, che è troppo "invitante" per chi vuol abbandonare rifiuti, pensiamo di togliere tutti i cassonetti, lasciando solo la campana del vetro, allargando la raccolta porta a porta in zona anche al rifiuto indifferenziato".
"Per quanto riguarda invece Gentilino e via don Pellizzari – prosegue – aumenteremo i controlli con gli ispettori e la videosorveglianza. In alcuni casi abbiamo già beccato qualcuno e staccato le sanzioni da 150 euro. Non ci voltiamo di fronte ai problemi, ma cerchiamo di analizzarli e risolverli".
Poi anticipa che, entro fine anno, la raccolta porta a porta verrà estesa anche a La Romola, Chiesanuova e Spedaletto (e forse Sant'Andrea in Percussina).
E conclude evidenziando i primi, provvisori, risultati grazie al nuovo metodo di conferimento: "La raccolta differenziata è arrivata al 60,28% (ricordo che nel 2009 partivamo dal 39% e che il 2012 si era chiuso con il 56,18%). Con un bel balzo nei due mesi nei quali abbiamo introdotto i cassonetti a calotta, visto che dal 59% di giugno di raccolta differenziata siamo passati al 67% di luglio e al 68% di agosto".
di Matteo Pucci
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