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domenica 6 Ottobre 2024
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    Questione-Pedibus: il Comitato del Gentilino replica all’Auser San Casciano

    Marisa Mori: "Di fatto abbiamo sempre gestito il servizio della "linea 2" in piena autonomia"

    SAN CASCIANO – Associazionismo e politica. Che si confondono in un mix che, ormai da mesi, sta creando tensioni fra il Comitato del Gentilino, e in particolare il suo presidente Luigi Venzi, e l'amministrazione comunale di San Casciano.

     

    Non si può "nascondersi" dietro l'associazionismo, il volontariato, se si hanno "mire" politiche: come ad esempio candidarsi a sindaco nella prossima primavera. Questo il nodo della situazione.

     

    Tensioni che in questi giorni sono sfociate anche in una presa di posizione da parte di Giampaolo Ciuffi, presidente dell'Auser San Casciano, su una questione specifica: quella del servizio Pedibus fra le scuole elementari e il quartiere del Gentilino stesso. La cosidetta "linea 2".

     

     

    A rispondere a Venzi è Marisa Mori, referente del servizio Pedibus "linea 2" per  il Comitato  del Gentilino: "Voglio rispondere a quanto affermato da Ciuffi – esordisce – sia tramite la stampa, sia in un comunicato messo sotto ogni piatto al pranzo del 16 dicembre offerto dall’Auser ai propri iscritti presso la casa del popolo di San Casciano".

     

    La "linea 2" del servizio Pedibus "è stata fortemente voluta dal nostro Comitato – rimarca Mori – e proprio per farla partire abbiamo dovuto garantire la presenza dei nostri volontari, perché l’Auser ne era sprovvista. Ci siamo obbligatoriamente dovuti iscrivere all’Auser perché ci è stato detto che la quota serviva per pagare l’assicurazione necessaria. E senza batter ciglio ci siamo iscritti in tanti".

     

    "Di fatto – continua – sin dall’inizio abbiamo gestito il servizio in completa autonomia, creando anche un gruppo whatsapp attraverso il quale gestiamo i turni dei volontari e i genitori scrivono le loro comunicazioni, creando un rapporto molto familiare e un servizio attento alle singole esigenze e posso garantire che si è creata una bella e singolare realtà a dimensione di quartiere”.

     

    Ricorda anche che "è già il secondo anno che i bambini della "linea 2" hanno creato un calendario, donando in beneficienza il ricavato delle offerte. L’anno scorso con dei disegni della propria famiglia, quest’anno raccontando una storia di fantasia ambientata appunto al Gentilino".

     

    Poi, viene alla questione nello specifico: "All’inizio dell’anno scolastico (1 ottobre scorso) prima che il Comune effettuasse una convenzione con l’Auser, ci siamo proposti per gestire ufficialmente la "linea 2" in piena autonomia, come di fatto già avviene, precisando che già abbiamo un’assicurazione che ci copre da eventuali responsabilità. Questo per non obbligare i nostri volontari ad iscriversi ad una associazione per poter svolgere un servizio di volontariato gratuito".

     

    Il tutto, precisa Mori, "nella consapevolezza di non creare un danno economico all’Auser, avendo appreso che per svolgere il servizio Pedibus l’Auser riceve dal Comune un contributo di 2.500 euro per l’anno in corso (2.000 euro per l’anno scorso). Somme che devono essere rendicontate e che possono largamente coprire le polizze assicurative.  Senza ricevere alcuna risposta dal Comune, Il 15 ottobre scopriamo che quest’ultimo ha rinnovato la convenzione con l’Auser, senza nemmeno sapere se la nostra associazione fosse in possesso dei requisiti richiesti".

     

    "Successivamente – riprende la referente del Comitato del Gentilino per il servizio Pedibus – ho partecipato a entrambi gli incontri con l’Auser, l’Ufficio Scuola del Comune e l’assessore incaricato, ai quali è stata convocata anche la nostra associazione. E ho rappresentato il desiderio di gestire anche formalmente il servizio in forma autonoma, precisando che nessuno vuole togliere o indebolire il servizio. Al contrario, ho ribadito la nostra volontà ad implementare la "linea 2" con l’accompagnamento dei bambini anche all’entrata a scuola la mattina, presentando le dichiarazioni di tutti i genitori tranne uno, di preferire che il servizio Pedibus venisse svolto attraverso il Comitato anche se in forma privata".

     

    "Il Comune – dice ancora Mori – ci ha parlato di requisiti che avremmo dovuto avere per ottenere la convenzione. Argomento oggetto di una riforma attualmente in atto e che spesso viene lasciato alla discrezionalità dei Comuni, basta pensare che esistono realtà nelle quali viene istituito un registro di volontari civici, dove qualsiasi cittadino può iscriversi senza dover iscriversi ad una Associazione, proposta tra l’altro molto interessante. Abbiamo allora proposto, senza entrare in polemica, di essere disposti a continuare il servizio in forma privata, senza alcuna convenzione con il Comune, e nessun contributo economico, visto che, come dicevo all’inizio, i nostri volontari sono già coperti da polizza assicurativa".

     

    "Non abbiamo niente contro l’Auser – precisa Mori – e tanti di noi continueranno ad esserne iscritti perché hanno il piacere di farlo, per tutto quello che l’Auser effettua di bello e utile per la nostra comunità, ma non perché obbligati per svolgere un servizio che si può fare diversamente. Mi chiedo… perché non dare la possibilità ad altre associazioni di contribuire ad offrire servizi alla collettività, oltretutto avendo già dimostrato di saperlo fare bene e pure gratis? Si dovrebbe essere contenti di cittadini, quartieri che si impegnano e offrono la loro collaborazione volontaria per offrire un servizio, invece no! Perché se tutto non passa da dove si vuole che passi, non va bene!".

     

    "Infine – conclude – prendo atto dalla dichiarazione del presidente dell’Auser che sono stati trovati i volontari necessari per garantire la "linea "  del Pedibus senza il nostro aiuto. A questo punto ci sembra assurdo mantenere due linee che fanno lo stesso percorso, per cui, anche se a malincuore, ma per buonsenso, lasceremo la gestione del Pedibus a loro e ci dedicheremo ad altro, consapevoli che di volontari che offrono il loro tempo per il bene della comunità ne abbiamo sempre tanto bisogno anche senza tessere associative".

                                 

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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