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lunedì 25 Settembre 2023
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    Ragazzini lanciano sassi (di nuovo) sulle auto dalla passerella del Poggione

    Dopo il primo caso, adesso ci risiamo. Un testimone: "Ho detto di smetterla, mi hanno risposto di stare zitto"

    SAN CASCIANO – Ancora una volta sassi tirati sulle auto di passaggio sotto la passerella pedonale che collega piazza Matteotti (giardini dei Salvestrini) con il Parco del Poggione.

     

    Ancora una volta ragazzini, giovanissimi, protagonisti di un atto dalle potenzialità gravissime, messo in pratica nell'incoscienza dell'età.

     

    La prima volta era accaduto poco tempo fa: una mamma aveva segnalato la cosa su Facebook, e da qui era partito un tam-tam che aveva portato in poco tempo a individuare i responsabili.

     

    Si pensava che si fosse chiusa lì la questione, ma ecco che nel pomeriggio di venerdì 16 ottobre, intorno alle 17, sempre un gruppetto di ragazzini e ragazzine di circa 10-12 anni (non sembrerebbero quelli della volta scorsa), zaino in spalla, sono stati visti da un uomo che passava dalla stessa passerella lanciare sassi nella strada, mentre stava transitando un autobus del trasporto pubblico locale.

     

    Lo abbiamo rintracciato e contattato, e lui ha raccontato al Gazzettino del Chianti l’episodio: "Ho pensato bene – dice – di fargli notare che il loro gesto poteva essere pericoloso e che potevano far del male a qualcuno. Ma per tutta risposta mi sono sentito ribattere che dovevo stare zitto e lasciarli stare, invitandomi anche ad andare via da lì".

     

    "A a quel punto – prosegue – non me la sono sentita di continuare ad avere un colloquio civile con dei minorenni in atteggiamento da bulli. Così ho pensato, abbastanza indignato, di avvisare del fatto le forze dell’ordine. Ma ormai il gruppetto (non certo spaventato) si era già allontanato dalla passerella per i fatti suoi".

     

    I sassi lanciati, come ci ha spiegato, non erano di grosse dimensioni, ma il pensiero va ad alcuni anni fa quando dai cavalcavia lungo le autostrade italiane iniziò la terribile "moda" del lancio di grosse pietre. Gesti che in alcuni casi procurarono anche delle vittime e che si diffusero a macchia d'olio per emulazione.

     

    C’è dunque  preoccupazione per quello che si sta ripetendo in piazza Matteotti: sia per le potenzialità di pericolo che può avere un atteggiamento del genere, sia per il fatto che a metterlo in pratica siano ragazzini poco più che bambini.

     

    Per questo bisognerebbe impedire che possano continuare, prima che possa succedere qualcosa d’irreparabile. 

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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