SAN CASCIANO-BARBERINO TAVARNELLE – La redazione della trasmissione “Protestantesimo” di Rai 2 dedicherà un approfondimento alle vicende del secondo conflitto mondiale che si consumarono nell’estate del ’44 tra la Valdipesa e la Valdelsa.
Oggi, martedì 9 aprile, la troupe televisiva, guidata dal giornalista Giuseppe Bellasalma, ripercorrerà i luoghi cruciali del passaggio del fronte tra San Casciano, Scandicci e Tavarnelle in cui protagonisti furono i giovani soldati neozelandesi giunti dall’altro capo del mondo per liberare i territori e le comunità chiantigiane dall’oppressione nazifascista.
La puntata, che andrà in onda il 21 aprile alle 8.15 circa (in replica il 22 e il 28 aprile), si propone di raccontare la Liberazione attraverso la voce e la testimonianza di Giorgio Spini, lo storico italiano scomparso nel 2006.
Spini, tra le file dell’VIII Armata Britannica, in un’unità chiamata Psychological Waefare Branch-Cobat Team, con funzioni di collegamento, intrattenne un dialogo con un neozelandese durante i bombardamenti che sventrarono San Casciano nel ’44, ribattezzata Saint Chessaiano dalla pronuncia dei militari britannici.
La spedizione dei giovani uomini, dalla corporatura possente e dalla pelle scura, voleva saperne di più sull’Italia e sugli italiani. In una notte buia, sul ponte dei Falciani, tra le case devastate dalle esplosioni, circondato dall’ammasso di macerie e desolazione, il soldato poneva a Spini una raffica di quesiti.
Alla domanda “Francese gollista?” la risposta giunse chiara e netta “No, italiano antifascista”. E ancora su quanto valesse la pena correre il rischio di farsi bucare la pelle il neozelandese incalzava lo storico sollecitandolo con insistenza “è vero che tanti italiani sono contro Mussolini?”, “è vero che anche l’Italia, dopo la guerra, diventerà un paese come il nostro?”, “è possibile che anche in Italia i lavoratori abbiano un loro partito come quelli della Nuova Zelanda?”.
La descrizione dell’incontro di cui Spini lascia una straordinaria testimonianza storica che rende onore alle qualità morali e civiche dei neozeladesi, pronti a combattere e a morire per l’Italia e gli italiani a distanza di migliaia di chilometri dal loro paese, è stata pubblicata nel volume “Giorgio Spini. La strada della Liberazione”, a cura del figlio Valdo Spini (Edizione Claudiana, Torino 2003).
Un estratto della ricostruzione delle vicende di Giorgio Spini trova spazio anche nella successiva pubblicazione, realizzata nel 2009, dai Comuni di San Casciano, Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val e Scandicci “21 luglio – 4 agosto 1944. I giorni della Liberazione. Le truppe neozelandesi da San Donato alle porte di Firenze" Comuni di Scandicci, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle (le immagini che vedete sono tratte dal libro).
I luoghi che la troupe riprenderà per la realizzazione del servizio con l’intervista a Valdo Spini sono il monumento ai caduti neozelandesi in piazza Matteotti a Tavarnelle e alcuni siti sancascianesi dove si verificò l’episodio dall’hotel Posta al ponte di Falciani.
di Redazione
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