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sabato 26 Aprile 2025
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    A 25 anni dal terribile incidente aereo de L’Avana (morirono in 126) il ricordo di Paola Neri Zecchi

    SAN CASCIANO-TAVARNELLE-BARBERINO VAL D'ELSA – Il dolore è sempre lì. Vivo e senza consolazione: anche 25 anni dopo, anche se il tempo è passato. Ma le ferite non sono state curate, non sarebbe stato possibile.

     

    E' il dolore di Paola Neri Zecchi, sancascianese, che il 4 settembre del 1989 perse sua sorella Lucia e suo cognato Paolo Boschini (in foto nel giorno del loro matrimonio) in un tremendo incidente aereo che inghiottì per sempre 126 persone decollate dall'aeroporto de L'Avana.

     

    A Cuba era ancora il 3 settembre (per il fuso orario), mentre nel Chianti era già il 4 settembre. Un 4 settembre di 25 anni fa in cui il telefono suonò per una notizia terribile.

     

    Il volo internazionale avrebbe dovuto portare lo Ilyushin 62M della compagnia Cubana de Aviación dall'Aeroporto Internazionale José Martí dell'Avana all'Aeroporto di Colonia/Bonn; il mezzo trasportava 115 passeggeri (tra i quali 113 italiani) e 11 membri dell' equipaggio.

     

    Le condizioni meteorologiche erano considerate proibitive, ma il pilota decise lo stesso di decollare contro il parere avverso della Torre di controllo in quanto, secondo il suo parere, nonostante in quel momento oltre alla pioggia soffiassero forti venti discensionali, le cose sarebbero peggiorate ulteriormente se avesse atteso. In realtà in seguito il tempo migliorò.

     

    Lo schianto avvenne pochi minuti dopo il decollo in una zona residenziale, almeno 45 persone morirono investite dai rottami del velivolo; delle persone presenti sull'aereo nessuno sopravvisse anche se i soccorritori trovarono un passeggero ancora in vita, Luigi Capalbo (22 anni di Parma) che però morì otto giorni dopo per le gravissime ustioni e ferite riportate.

     

    "Vi scrivo oggi – dice Paola Neri Zecchi – per per rendere pubblico il mio ricordo di questo tragico evento che ha segnato la mia vita e quella di tante altre persone che come me hanno perso i loro cari".

     

    "Sono infatti 25 – prosegue – gli anni trascorsi da quell'evento che ha cambiato la vita delle persone che erano decollate dall'aereoporto dell'Avana quel lunedì maledetto. Vorrei ricordare soprattutto mia sorella Lucia e mio cognato Paolo Boschini, con i loro amici Serenella e Fabrizio che tornavano da questo viaggio pochi giorni prima del mio matrimonio".

     

    "Paolo e Lucia – racconta – abitavano a Petrognano, nel comune di Barberino Val d'Elsa. Quel 4 settembre stavo attendendo il loro ritorno nel negozio di San Casciano, dove lavoravo con il mio futuro marito Claudio e i miei suoceri. Mentre a Tavarnelle c'erano le altre mie due sorelle, i miei genitori e i genitori di mio cognato".

     

    "Mia sorella Lucia aveva 29 anni – dice ancora Paola – e con Stefanella, la più grande, gestiva un negozio di alimentari nel centro di Tavarnelle mentre la più piccola, Francesca, lavorava in una ditta di confezioni. Paolo aveva 31 anni, e aveva da poco avviato il suo studio di commercialista sempre a Tavarnelle".

     

    "Il loro ricordo è ancora tangibile nei nostri cuori – conclude Paola Neri Zecchi – e vi sarei grata se poteste pubblicare qualche riga in memoria di questo anniversario".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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