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giovedì 28 Marzo 2024
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    Richieste arretrati mensa scolastica, il Comune risponde alle proteste di un genitore

    "Stiamo facendo controlli e solleciti. Lei non ha pagato quattro pasti, e per rispetto di tutti deve saldarli"

    SAN CASCIANO – L'amministrazione comunale di San Casciano risponde al cittadino che, scrivendo al Gazzettino del Chianti, si lamentava per aver ricevuto un'ingiunzione di pagamento di 20 euro.

     

    "Riguarda addirittura anni in cui mio figlio… non ne usufruiva – E se anche fosse relativo ad anni in cui mio figlia aveva la mensa sclastica, siamo sicuri di aver sempre pagato".

     

    Il Comune di San Casciano ha fatto le dovute verifiche, dopo le quali risponde con fermezza: "Come per molte famiglie che si trovano in situazioni debitorie nei confronti del Comune, i nostri uffici hanno provveduto e stanno provvedendo a sollecitare chi non ha ancora effettuato il pagamento, di qualsiasi entità si tratti, per l’erogazione di servizi scolastici (trasporto, mensa, retta nido comunale) di cui gli utenti hanno già usufruito".

     

    "L’ingiunzione di pagamento che le è stata inviata – dicono rivolti al genitore – a seguito dei diversi solleciti inoltrati negli anni precedenti tramite l’invio di sms ai numeri di cellulare da lei forniti, e puntualmente ignorati, interessa l’ammanco di quattro pasti relativi all’anno scolastico 2010-2011. E’ chiaro, e abbastanza scontato, che se l’ultima nota che ha ricevuto riporta un’intestazione relativa agli anni successivi, questo è motivato dal fatto che si tratta di un debito pregresso, peraltro privo di mora, rimasto in sospeso che si è trascinato fino ad oggi da cinque anni".

     

    "Non è una questione di principio – rimarcano con durezza – ma una semplice regola che lei, come per tutte le famiglie che usufruiscono dei servizi comunali, è tenuto ad osservare. 1, 10, 100 euro, di qualunque somma si tratti, la invitiamo per l’ennesima volta a pagare quanto ancora non versato. E questo nel rispetto delle tante famiglie che effettuano i pagamenti con attenzione e puntualità". 

     

    "Ricordiamo ai cittadini – dicono ancora dal palazzo comunale – che ognuno può effettuare controlli quotidiani e periodici sulle quote pagate e i pasti addebitati dei propri figli collegandosi al portale del gestionale dei servizi educativi sancascianovaldipesa.ecivis.it".

     

    Ricordano ancora che "sono due le modalità attraverso le quali le famiglie possono provvedere al pagamento delle quote scolastiche: utilizzando una carta prepagata (tramite codice fiscale o badge) e l’apposito Pos, disponibile presso la tesoreria comunale e gli esercenti convenzionati o pagando su bollettino postale o bonifico bancario. In quest’ultimo caso i cittadini sono tenuti a presentare all’Ufficio Scuola la ricevuta del pagamento effettuato".

     

    Poi tornano a rivolgersi direttamente al genitore: "Con i nostri uffici abbiamo scrupolosamente verificato, anno per anno, la situazione relativa ai pagamenti da lei effettuati e i pasti addebitati. La somma che deve essere corrisposta dal 2010 non risulta essere sanata neanche tramite bollettini o bonifici".

     

    "La richiesta di pagamento delle quote pregresse – concludono – è una questione di giustizia verso tutti gli utenti, e gestione corretta dei soldi pubblici. Nessuno è suddito o re, siamo semplicemente tutti cittadini con diritti e doveri. L'ufficio scuola, sempre aperto al confronto e al dialogo, è a disposizione dei cittadini per qualunque chiarimento".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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