SAN PANCRAZIO (SAN CASCIANO) – Torna l’appuntamento con la cena pugliese: una riscoperta dei sapori di casa per il parroco don Stefano Casamassima e, ormai, un appuntamento fisso per tutta la comunità di San Pancrazio.
Un’occasione di festa, caratterizzato dalle eccellenze dei prodotti pugliesi che la comunità di Gioia del Colle porta in Toscana, e da uno scopo umanitario.
Non è mai fine a sé stesso infatti il momento di condivisione che ogni anno viene proposto alla Pieve di San Pancrazio, ma è sempre legato a scopi umanitari, di raccolta fondi per realtà che vivono in condizioni disagiate e necessitano di un supporto economico e soprattutto di solidarietà.
Nell’ultimo anno don Stefano Casamassima, che fin dall’inizio della sua vita cristiana ha dedicato gran parte del suo tempo a viaggi e spedizioni umanitarie in Paesi poveri e disagiati, si è dedicato alla Grecia.
Una terra tanto bella, quanto popolata da povertà, incertezza, precarietà: sia per la crisi economica che ha colpito la popolazione locale, sia per l’enorme quantità di profughi che si sono visti arrivare.
Il contatto è partito con dei volontari, che si sono stabiliti in Grecia, a due passi dai centri profughi, e che ogni giorno portano il loro supporto e aiuto a tutte quelle persone che si sono viste costrette a lasciare tutto per fuggire dalla guerra.
Padre Stefano prima ha intrapreso questo viaggio di scoperta e di conoscenza da solo, poi quest’estate ha portato con sé un gruppo di 10 ragazzi della comunità, per far vivere loro un’esperienza di vita importante.
“Essere messi di fronte alla povertà, al disagio, alla disumanità e alle condizioni precarie in cui vive il popolo in quella parte di Grecia è senza dubbio un’esperienza che cambia, che rende le persone più mature, più consapevoli, più attente all’altro”: ci dice Don Stefano Casamassima.
Viaggi come questi aiutano l’individuo a mettersi al servizio dell’altro, all’ascolto, ad atti anche piccoli, ma di forte umanità e vicinanza verso persone che soffrono.
“Per questo – continua il parroco – cerco sempre di portare dei ragazzi con me, quando organizzo queste missioni; per farli restare ben saldi alla realtà in cui viviamo, per cercare di aiutarli ad aprire gli occhi verso la parte di umanità che ancora oggi è costretta ad una vita di sacrifici, di privazioni e dolori”.
La cena, in programma sabato 1 ottobre, sarà quindi l’occasione per raccontare attraverso foto, video, testimonianze, tutto quello che è stato vissuto e provato nel viaggio missionario di luglio.
Così da rendere sempre partecipe anche tutta la comunità e condividere insieme gli stessi sentimenti di accoglienza, aiuto e cura verso realtà tanto disagiate.
Il ricavato della cena verrà poi inviato in Grecia per cure mediche, istruzione e aiuto.
La cena è su prenotazione, basta chiamare il 3385693313 (Roberta): adulti 20 euro, bambini 15 euro.
Menù: Bruschetta pomodori, rucola, cacioricotta e olive; Scamorza affummiccata alla brace; Trenette con sugo di baccalà e olive; Panzerotti; Pupi fritti; Latticini; Taralli briachi, Intorchiati
Vino Primitivo.
Tutti prodotti portati e preparati dalla comunità di Gioia del Colle, che almeno una volta all’anno mantiene vivo lo spirito di comunità unita e allargata verso intenti comuni: quello di non dimenticarsi mai di tutti quei popoli che hanno bisogno di un sostegno umanitario e non.
Dalle 19 i ragazzi racconteranno la loro esperienza della Grecia, per poi servire la cena e gustare tutti insieme le bontà pugliesi.
“Il mio invito è soprattutto quello di prendere parte al racconto dei ragazzi – conclude don Stefano Casamassima – così che ogni persona riesca a comprendere quanto un singolo gesto, anche se piccolo, ma fatto in maniera sincera e rispettosa, possa fare la differenza nella vita di chi è meno fortunato. Vi aspettiamo!”.
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