LA FORNACE (SAN CASCIANO) – Dovranno, purtroppo, passare la seconda notte al freddo.
Stiamo parlando di un paio di famiglie, composte da novantenni e ottantenni, nel piccolo borgo de la Fornace, al Bargino. Qui, a due passi dalle Cantine Antinori, va avanti da tempo una storia che per adesso non ha trovato soluzione.
La causa delle notti all’addiaccio? I danni causati dallo sbalzo dell’alta tensione sulla linea elettrica che, nel pomeriggio di sabato 23 gennaio, ha bruciato caldaie, televisioni, lavatrici, forni e altri apparecchi.
“Non è la prima volta che accade una cosa del genere – ci raccontano i residenti, comprensibilmente arrabbiati per il ripetersi di queste circostanze – bensì la terza!”.
“Ieri – proseguono – erano circa le 16.30 quando improvvisamente è andata via la luce. Siamo subito corsi a staccare il contatore, viste le esperienze precedenti. PerchĂ© dalla bassa tensione arriva quella piĂą alta, procurando i danni”.
“Siamo usciti fuori per avvisare gli altri abitanti – ricordano – e abbiamo avvertito un gran cattivo odore. Come di cavi di plastica bruciati”.
“Abbiamo subito chiamato il gestore – proseguono – ma nel frattempo eravamo rimasti tutti al buio. Quando sono arrivati i tecnici hanno fatto un giro di controllo, senza entrare nelle abitazioni. DopodichĂ© si sono recati sulla collina, per verificare se il guasto era sul palo dove si era giĂ verificato le altre volte”.
“In pratica – ci dicono – alle abitazioni della Fornace è arrivato un voltaggio da 380 volt: tutti gli apparecchi muniti di schede elettroniche si sono bruciati”.
Chiediamo se, secondo loro, incida il maltempo: “No – rispondono – le altre volte è successo nei mesi di maggio e luglio, perciò non c’entra nulla il brutto tempo”.
Sui danni e sugli eventuali rimborsi, anche qui è… dura: “Purtroppo sono pratiche lunghe – replicano – entro i tre mesi di legge rispondono, da lì in poi partono le pratiche di rimborso”.
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“Io e mia moglie – ci dice un residente – che siamo vicini a compiere 90 anni, siamo al “diaccio”. Abbiamo rimediato una stufetta, ma siamo senza riscaldamento, senza l’acqua calda, senza televisione. Si è bruciata anche la radio”.
La corrente è stata riattivata ieri attorno alle 20: “Sì – replica – ma le caldaie sono ko, e le lampade delle lumiere si erano bruciate. Siamo andati a letto con una candela. Poi stamani (domenica 24) abbiamo trovato le lampade da sostituire. Non possiamo vivere così, una soluzione la devono trovare”.
Può sembrare incredibile, ma anche questa notte tre anziani dovranno dormire al freddo.
E intanto anche i lampioni dell’illuminazione pubblica (quattro) al momento del tramonto del sole non si accendono: dovrà intervenire la squadra del Comune per sostituire le lampade, anche queste tutte bruciate.
“Anche l’immagine della Madonnina è rimasta al buio” ci dice una donna, novantenne, che non manca di metterci tutti i giorni dei fiorellini freschi.
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