SAN CASCIANO – "Ma pensate ancora davvero che c'è qualcuno che odia un essere umano per il colore della pelle?".
Questa frase, pronunciata dal capogruppo di San Casciano Civica Luigi Venzi durante il consiglio comunale di lunedì 11 novembre, sta creando dibattito e raccogliendo critiche. Soprattutto da parte del mondo del Partito democratico.
Ciappi: "Una frase vergognosa"
Il primo a dire la sua, è in modo durissimo, è il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi. Che affida alla propria pagina Facebook la riflessione sul tema.
"Il consiglio comunale di lunedì 11 novembre – inizia Ciappi – non verrà ricordato per le misure concrete che abbiamo preso ma per la vergognosa frase che un consigliere comunale ha pronunciato nel corso della discussione. Non è ammissibile che in un luogo istituzionale si arrivi ad affermare che in Italia nessuno è discriminato per il colore della propria pelle".
"Purtroppo – rimarca Ciappi – ogni giorno leggiamo fatti di cronaca che smentiscono questa dichiarazione, sminuirli o trattarli come casi isolati ad opera di qualche squilibrato non fa altro che aggravare il problema".
"Non nascondiamoci dietro assurde giustificazioni – dice ancora – in Italia il problema del razzismo c'è e come tale va affrontato, con mezzi e persone all'altezza di tale compito".
"Ho chiesto scusa ieri – conclude Ciappi – e lo faccio anche oggi, a nome di tutto il consiglio comunale e dell'istituzione che rappresento per tali frasi. Chiediamo scusa a tutte le persone che ogni giorno subiscono discriminazioni per il colore della propria pelle, per la loro religione, per il proprio orientamento sessuale o sotto qualsiasi altra forma".
Il Pd: "Ci auguriamo che non sapesse cosa stesse dicendo…"
A stretto giro, ecco arrivare anche la presa di posizione del Partito democratico tramite il suo gruppo consiliare.
"Le frasi di Venzi – dicono dal Pd – si possono sentire anche nello streaming del consiglio e presenti nelle registrazioni integrali della seduta, e dove purtroppo la toppa è peggio del buco".
"Frasi sconcertanti – concludono – specialmente se udite all’interno delle istituzioni da parte di un rappresentante delle istituzioni stesse. Ci auguriamo sinceramente che il consigliere non comprendesse cosa stesse dicendo. Come tuttavia però gli capita su molte tematiche amministrative".
di MATTEO PUCCI
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