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martedì 23 Aprile 2024
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    “Basta silenzi, basta vergogna: chi conosce certe situazioni esca allo scoperto e denunci”

    SAN CASCIANO – Il tentato omicidio da parte del marito nei confronti della moglie, consumatosi nei giorni scorsi nella frazione de La Romola, non ha lasciato indifferente neanche il mondo della politica sancascianese.

     

    Il Partito democratico ha infatti affisso un murale nella bacheca di fronte al palazzo comunale parla di un "episodio di violenza di genere, che ha interessato la nostra comunità e che lascia tutti noi davvero sgomenti e impone una seria e consapevole presa di coscienza e riflessione".

     

    "Da sempre attenti a questa tematica – proseguono i consiglieri comunali democratici – nell’ultimo consiglio Pd e Sel di San Casciano si sono schierati contro il femminicidio, presentando un ordine del giorno congiunto che è stato accolto all’unanimità dall’assemblea, con l’obiettivo di contribuire passo dopo passo a cambiare cultura e mentalità, e superare quegli stereotipi sociali e culturali che ancora affliggono le donne e che spesso sono alla base degli atti di violenza".

     

    "A distanza di poco più di un mese da questa importante presa di posizione politica e istituzionale – continuano – la cronaca della violenza di genere tocca da vicino anche la nostra comunità. Ed ecco che la tragica emergenza di tutta Italia, con episodi quotidiani di violenza sulle donne finora magari letti o ascoltati distrattamente, piomba accanto a casa nostra, interessa amici e persone care e diventa questione che non può più essere sottovalutata né taciuta. Sì, perché vergogna, paura, silenzio e solitudine sono i rischi maggiori!".

     

    "Per questo motivo – sottolineano – vogliamo ribadire con forza e a gran voce la nostra ferma condanna contro ogni forma di violenza, vicina e lontana che sia. Sul territorio comunale oltre al lavoro delle forze di polizia, dei sindacati, delle associazioni e al fondamentale ruolo delle reti di relazione locali, esistono importanti servizi specializzati in materia come ad esempio lo spretello anti violenza gestito da Artemisia (055 602311)".
     

    Sono però consapevoli che "l’impegno non è mai abbastanza e il rischio di nuove violenze di genere è sempre in agguato, dietro l’angolo, anche nelle realtà familiari più consolidate e insospettabili. E’ necessario, dunque, non abbassare la guardia e continuare nell’opera di prevenzione: serve un deciso scatto culturale e sociale contro ogni forma di sopraffazione e discriminazione che si basi sul genere ma anche sulla lingua, sulla religione, sull'orientamento sessuale".
     

    "Dal punto di vista istituzionale – evidenziano – registriamo con favore la recente approvazione del Parlamento della Convenzione di Istanbul e l’annuncio della Regione Toscana di nuove case rifugio e di una legge regionale per un fondo di sostegno alle vittime, ma vorremmo che presto si arrivasse ad azioni più organiche e integrate a livello locale, nazionale e internazionale".
     

    "Ma la differenza – concludono – anche in questo caso, la fanno le persone e quindi basta silenzio, basta vergogna, chiunque viva o conosca situazioni di disagio non esiti a denunciarle! Rafforziamo i legami di comunità, le amicizie, i rapporti di lavoro, i legami associativi, il reciproco sostegno tra vicini di casa! Abbiamo visto che anche un territorio in cui la solidarietà già si esprime ad altissimi livelli non è immune da certi fenomeni sociali: da parte nostra non mancherà mai l’investimento politico e istituzionale nella promozione dei diritti di eguaglianza e delle reti di relazione e servizi locali come migliori forme di prevenzione contro ogni violenza".

     

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    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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