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giovedì 25 Aprile 2024
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    Uno stendardo dedicato a San Cassiano: a realizzarlo il responsabile dei chierichetti Eugenio Frosali

    Ve lo sveliamo proprio nel giorno del Santo Patrono sancascianese: verrĂ  mostrato alla cittadinanza durante la processione del pomeriggio

    SAN CASCIANO – Oggi, 13 agosto, San Casciano festeggia il suo patrono, San Cassiano vescovo e martire.

    Le notizie più antiche su questo santo sono riferite dal poeta spagnolo Prudenzio all’inizio del V secolo: essendo in viaggio verso Roma, si fermò ad Imola e racconta di avere udito dal sacrestano il martirio di San Cassiano come fatto realmente accaduto.

    La modalità dell’esecuzione a morte descritta da Prudenzio sembra sia avvenuta ad opera degli allievi di Cassiano, usando lo stilo che utilizzavano per le tavolette in cera per ucciderlo.

    Ma quest’anno la sorpresa è arrivata quando nella Propositura Collegiata di piazza Cavour abbiamo notato che al posto della statua del santo c’era uno stendardo con rappresentato Sanctus Cassianus.

    Uno stendardo venuto fuori da qualche armadio? No, è opera del giovane Eugenio Frosali, responsabile dei chierichetti. Che abbiamo incontrato.

    Eugenio com’è nata l’idea di realizzare uno stendardo con il nostro patrono?

    “Parlando con don Massimiliano e altre persone cercavamo una nuova idea da realizzare in occasione di San Cassiano. Arrivando a questo, da portare in processione”.

    In quanto tempo è stato pensato?

    “In un tempo da record: due, tre settimane. L’idea era di realizzarlo in maniera tradizionale ma ci sarebbe voluto molto piĂą tempo, addirittura diversi mesi, altrimenti l’opzione era di lavorare in digitale e stampare l’immagine”.

    Quali sono le sue dimensioni?

    “Senza contare il cucito intorno è un metro e trenta in larghezza e tre metri in altezza”.

    Insieme a te hanno lavorato altre persone?

    “Sì, Matteo Paoletti, Andrea Bruni e il suo babbo Renzo, mentre Mauro Fanfani, ministro straordinario, si è occupato delle parti in cucito. Gli altri hanno recuperato l’asta, rimesso a posto i pomelli e tirato su il tutto”.

    L’ispirazione del volto del santo è tua?

    “Don Massimiliano mi ha dato la sua storia, piĂą che la vita, il martirio. Sono partito disegnando un paio di schizzi del santo completamente vestito e la versione che posiamo vedere. L’iconografia di San Cassiano è stata di realizzarlo con il piviale poggiato sulle spalle, la mitra e il cappello vescovile a terra per dare un’immagine piĂą umana e piĂą rinascimentale. Il pastorale è stato ripreso da un’altra icona del santo, mentre la palma che tiene in mano è quella del martirio. In alto è possibile vedere lo stemma di San Cassiano”.

    Sullo sfondo dietro il volto si notano la Propositura, il cancello del Cassero e la nostra campagna…

    “Sono due foto unite che ho preso e ridipinte per poi unirle come sfondo. Tengo a precisare che questo è un lavoro di gruppo”.

    Ringraziamo Eugenio e tutti quelli che hanno lavorato alla realizzazione: dunque quest’anno per le vie del paese, in processione con la reliquia, accompagnato dalle note della banda “Oreste Carlini”, al posto della statua ci sarĂ  il nuovo stendardo di San Cassiano. Realizzato grazie all’ingegno dei “suoi” sancascianesi.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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