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venerdì 23 Maggio 2025
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    Veronica Cei guiderà CNA Chianti anche nel prossimo quadriennio: “In 10 anni -6,4% di imprese. Dato da non ignorare”

    Nuovo mandato per l'imprenditrice del settore moda: tra le priorità, il miglioramento della viabilità. Sia sull'Autopalio che sull'intera rete stradale dell'area

    CHIANTI FIORENTINO – È stata confermata alla guida di CNA Chianti Veronica Cei, imprenditrice 50enne, sancascianese, del settore moda.

    La sua rielezione, avvenuta durante l’assemblea elettiva del 2 aprile, rappresenta una nuova tappa nel percorso di rinnovo degli organismi dirigenti di CNA Firenze Metropolitana, che si concluderà il 26 giugno con l’elezione del nuovo presidente metropolitano, successore di Giacomo Cioni, per il quadriennio 2025–2029.

    La presidente Cei guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni, affiancata dai delegati all’Assemblea: Simone Cappelli, Riccardo Forconi, Andrea Valeria Lascano, Caterina Bussotti e Ciro Vitiello.

    “CNA è da 80 anni la casa degli imprenditori – dice Cei – un sistema di rappresentanza vivo, partecipato, autentico. Ringrazio le colleghe e i colleghi che mi hanno rinnovato la fiducia: essere confermata alla guida di CNA Chianti è per me un onore e una responsabilità che assumo con grande impegno, anche alla luce dell’esperienza maturata nel primo mandato. Rappresentare questa terra è qualcosa che sento profondamente”.

    Tra le priorità dell’azione futura, la valorizzazione dell’artigianato locale attraverso azioni concrete che puntano a rafforzare il dialogo con gli enti locali.

    “Per rivitalizzare i centri storici che presentano fondi sfitti tramite iniziative mirate – viene specificato da CNA Chianti – e per promuovere la presenza degli artigiani in appuntamenti strategici per il territorio, come l’Expo del Vino, Primolio e la Fiera di San Luca ad Impruneta”.

    Veronica Cei

    CNA intende inoltre “favorire l’integrazione dell’artigianato nella progettazione degli spazi pubblici, attraverso manufatti di qualità (panchine, arredi urbani, installazioni, elementi decorativi) realizzati da imprese del territorio: interventi capaci di coniugare bellezza, funzionalità e identità locale”.

    “Il cuore del nostro impegno batte anche nelle scuole – ha sottolineato Cei – con percorsi di sensibilizzazione e orientamento che rivolgiamo ai ragazzi delle scuole medie del territorio, e che in futuro vorremmo estendere ai giovani pronti a mettersi in gioco come nuova generazione di imprenditori”.

    Un investimento sulle nuove generazioni che va di pari passo con la volontà di costruire un’associazione ancora più aperta, inclusiva e radicata nel tessuto economico e sociale.

    “Tra gli obiettivi centrali del nostro mandato – ha aggiunto Cei – c’è quello di continuare ad allargare la partecipazione degli imprenditori alla vita dell’associazione, favorendo un coinvolgimento reale e continuativo. In questo senso, l’organo direttivo continuerà a essere uno spazio aperto a tutti i soci del territorio che desiderano contribuire attivamente”.

    “Lavoreremo, come già fatto in passato, attraverso gruppi di lavoro tematici – puntualizza – veri e propri progetti condivisi in cui le imprese portano idee, competenze e visione. Un’esperienza che vogliamo rafforzare anche con visite dirette nei laboratori: un modo concreto per avvicinare CNA alle imprese e valorizzare i luoghi dove ogni giorno prende forma il lavoro artigiano”.

    Infine, tra le priorità figura anche “il miglioramento della viabilità a servizio delle imprese, sia sull’Autopalio che sull’intera rete stradale dell’area: una condizione fondamentale per garantire una mobilità più fluida e sicura, al servizio dello sviluppo del tessuto produttivo locale”.

    Il territorio conta oggi 6.795 imprese attive, di cui il 32% artigiane

    “Negli ultimi dieci anni abbiamo registrato un calo del 6,4% nel numero complessivo di imprese – conclude la presidente – un dato legato a molteplici fattori, che non possiamo ignorare. Proprio per questo serve oggi un impegno condiviso, coraggioso e lungimirante: per rendere il Chianti un territorio più attrattivo, competitivo e in grado di offrire reali opportunità alle nuove generazioni”.

    Le imprese del comprensorio sono così distribuite: per il 26% a Bagno a Ripoli, il 20% a Barberino Tavarnelle, il 18% a Greve in Chianti, il 16% a Impruneta e il 20% a San Casciano.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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