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giovedì 25 Aprile 2024
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    13 agosto, Santo Patrono: il dolce di San Cassiano? Per molti sancascianesi è lo zuccotto

    Siamo andati da una vera e propria "specialista", Stefania Matteuzzi, della Gelateria I Pini, a farcelo spiegare passo dopo passo

    SAN CASCIANO – C’è un dolce che i sancascianesi apprezzano in modo particolare il 13 agosto, giorno del patrono, San Cassiano: lo zuccotto.

    Una specialità che possiamo aggiungere a un’altra, quest’ultima tutta sancascianese, la famosa “bomba” di Sergio Bandini (panino-scoletta, tonno, pomodori pelati, cetriolini, olio, sale e pepe).

    Oggi lo zuccotto lo produce, con una ricetta segreta, Stefania Matteuzzi: “In casa nostra è sempre stata una tradizione farlo assaggiare a chi veniva a trovarci”.

    “La sera di San Cassiano prima di andare a vedere i “fochi” – ricorda – si mangiava lo zuccotto fatto da mia mamma, mentre durante l’anno andava ad acquistarlo alla pasticceria storica, quella del Ciappi“. 

    Non è un dolce, ovviamente, sancascianese doc: “E’ un dolce classico fiorentino – conferma Stefania – la storia racconta che è stato inventato dal Buontalenti, il primo che ha creato il gelato per Caterina dei Medici”.

    “All’inizio – ci spiega – veniva fatto con la ricotta, poi si è evoluto nel tempo, tanto che c’è chi lo zuccotto lo fa con il gelato mentre io… lo faccio con la ricetta della mia mamma”.

    Ricordi che si intrecciano: “La mattina di San Cassiano andavo insieme a lei alla prima Messa, poi andavamo alla latteria di Torello dove si comprava  panna fresca, canditi, cedro e arancia, cioccolata fondente, oltre ad altri ingredienti che sono segreti!”.

    Il nome zuccotto è stato dato per via della sua forma? “Probabilmente il Buontalenti l’ha fatto in un elmo dei soldati che andava a coprire la testa, da noi chiamata “zucca”, e per questo si deduce che abbia preso il nome di zuccotto”.

    “Rispetto alla mia mamma – dice ancora Stefania – oggi non metto più i canditi ma continuo a metterci l’alchermes, il liquore rosso che va a impregnare il pan di Spagna”.

    La preparazione è lunga? “Devo dire di sì – conclude – tanto che non ne produco una quantità enorme, salvo per il giorno del nostro patrono, San Cassiano”.

    Possiamo aggiungere che questo dolce è buono da consumare in qualsiasi momento dell’anno.

    Ed è grazie anche a persone come Stefania Matteuzzi che si porta avanti questa bella e squisita tradizione.

    Che, ovviamente, potete trovare sempre alla Gelateria I Pini, in via Machiavelli (davanti al palazzo comunale) a San Casciano. Per celebrare San Cassiano ma… non solo!

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    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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