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mercoledì 28 Maggio 2025
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    Va in pensione la professoressa Paola Pacciani: festa a sorpresa fra sorrisi e commozione

    Organizzata dai familiari, con cento messaggi scritti dai suoi ex allievi: ai quali ha insegnato ad amare la musica in tutte le sue sfaccettature

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Sabato 18 ottobre, presso il ristorante La Certosa, Paola Pacciani è stata accolta da applausi e tanti sorrisi, grazie alla festa a sorpresa organizzata dalla sua famiglia per festeggiare la sua pensione, dopo 42 anni da professoressa.

    Paola ha insegnato (musica) per 42 anni, iniziando con supplenze e sostituzioni in vari plessi scolastici. Fino a quando, vincendo il concorso, è entrata di ruolo alla scuola media “Ghirlandaio” di Tavarnuzze e, per un periodo, anche all’istituto Comprensivo “Primo Levi” di Impruneta, diventando di fatto (citando una delle sue ex alunne) “la professoressa di tutti i tavarnuzzini”.

    La famiglia di Paola stava organizzando la festa da mesi, invitando tutti i suoi ex alunni a scrivere un pensiero, un ricordo, una frase o una dedica da raccogliere in un album che le hanno poi regalato durante la festa.

    E “il fatto che sia stata letteralmente sommersa di messaggi (più di 100) dimostra che è stata ed è amata da tutti in un modo straordinario” ci dice orgogliosa la figlia Viola.

    “E’ rimasta molto commossa – prosegue – nel vedere la quantità e l’affetto emerso da tutte quelle dediche nell’album”.

    “Dire chi è la mia mamma non è cosa facile – continua Viola – Sembrerà banale ma la prima parola che mi viene in mente pensando a lei è… straordinaria”.

    “E’ una donna forte – racconta – di una sensibilità infinita, non sempre facile da vivere e conoscere perché la sua corazza non è facile da scalfire subito. Ma quando ci si riesce si viene letteralmente travolti dalla sua umanità. Credo sia questo che l’abbia resa una grande insegnante”.

    “La sua passione per il lavoro – racconta ancora la figlia – è sempre stata al massimo, nonostante sia stata, allo stesso tempo, una mamma presente e attenta. Che ha introdotto me e mia sorella ad una carriera musicale professionale già da piccole”.

    Ci racconta: “L’ho vista dedicarsi ai suoi alunni con tutta sé stessa. E il suo impegno verso di loro non è stato solo insegnare il flauto dolce o la storia della musica, ma introdurli in un mondo molto più ampio. Cercando di aprire le menti verso nuove prospettive, verso un genere di musica solitamente piuttosto lontano dagli adolescenti, riuscendo in qualche modo, quasi come per magia ad appassionarli praticamente tutti”.

    “Ha organizzato uscite al teatro comunale – dice ancora al teatro della Pergola, si è prodigata affinché in ogni saggio di fine anno ogni alunno avesse il suo spazio, il suo modo per emergere, per essere un gruppo classe unito dalle note dei brani scelti. Per molti è stata un aiuto extra scolastico, prendendosi a cuore situazioni difficili, cercando di essere sostegno e ascolto per i genitori. E non l’ho mai vista mollare o lasciare indietro nessuno”.

    “Ecco perché abbiamo voluto organizzare la festa sorpresa – tiene a dire – Per una volta noi, la sua famiglia, volevamo stupirla, onorarla e ringraziarla per ciò che ha fatto: come insegnante e, ovviamente, come mamma e moglie”.

    “E’ sempre lei di solito che organizza feste per noi – spiega Viola – e questa volta era decisamente il suo turno. Eravamo pochi intimi, la nostra famiglia al completo, gli amici più cari e alcune sue ex colleghe, tutti lì pronti per stupirla”.

    “Lo spirito di questa festa è stato il più semplice di tutti – conclud – Abbiamo voluto festeggiare una brillante carriera che ha visto momenti di difficoltà a volte, ma che è stata soprattutto coronata da grandi soddisfazioni, traguardi e riconoscimenti. Desideravamo festeggiareuna persona che è riuscita a brillare: non solo come insegnante o mamma, ma come donna in tutte le sue sfumature”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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