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martedì 10 Giugno 2025
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    L’INTERVISTA / Riccardo Lazzerini: “Accordo con Impruneta Futura è una vittoria per entrambe le parti”

    Il sindaco di Impruneta commenta l'allargamento della maggioranza al gruppo che, nel 2023, candidò sindaco Matteo Aramini: "Si risana la ferita del centrosinistra"

    IMPRUNETA – Prima il gruppo con il quale ha vinto le elezioni, Impruneta Rip@rti. Poi l’uscita da Impruneta futura di Sabrina Merenda e Tommaso Orlandini, con la quasi immediata adesione di quest’ultimo al gruppo di maggioranza.

    Infine, nei giorni scorsi, l’accordo di Impruneta Rip@rti con Impruneta Futura, e l’ingresso in maggioranza del consigliere comunale David Biagiotti (al assegnate sono state date, come consigliere delegato, le materie di sport e valorizzazione del territorio e delle realtà territoriali).

    Con una maggioranza che dal giugno 2023 ha aggiunto pezzi al suo mosaico, ad accordo ufficializzato anche in consiglio comunale, il sindaco Riccardo Lazzerini fa le sue riflessioni (in particolare politiche) in una chiacchierata con Il Gazzettino del Chianti.

    Lazzerini, come definiamo questo accordo?

    “Partiamo dal fatto che io esprimo una grande soddisfazione per questo accordo. E dal punto di vista politico è una vittoria per entrambe le parti. Ovvero Impruneta Rip@rti e Impruneta Futura. Una vittoria politica perché il centrosinistra veniva da una ferita importante fin dal 2013, in cui questo “popolo” si era diviso pericolosamente, pur presentandosi con programmi simili e pur condividendo dei valori che poi sono alla base dello stare insieme”.

    Insomma, non si ragiona solo di un percorso comune dal punto di vista amministrativo par di capire…

    “Avevamo un dovere morale, come compagine che aveva vinto le elezioni, ovvero cercare di ricomporre il quadro, soprattutto in virtù del fatto che ci sono molte persone che si sono trovate spaesate, in particolare nella fase elettorale. Come sindaco, essendo sempre in mezzo alla gente, ho constatato che questo spaesamento permaneva: la domanda che mi veniva posta era, perché continuate a stare divisi? Della risposta che è stata data va dato atto alla coalizione che rappresento e ai componenti di Impruneta Futura”.

    Poi però c’è da governare: adesso insieme anche a una compagine che alle amministrative 2023 raccolse 2.049 voti contro i suoi 2.183. Un soffio…

    “Certo, c’è la parte amministrativa, che spesso non viene considerata: chi amministra prevalentemente non prende gli applausi, ma le critiche. Aggiungere a una squadra già fortemente coesa, che ha lavorato quasi due anni per portare avanti il suo programma elettorale, nel pieno realismo delle cose, un gruppo che può aiutare e influire in modo sostanziale su alcuni ragionamenti, è valore aggiunto importante. Ad esempio sull’antica Stazione di Tavarnuzze, su alcune situazioni che riguardano in particolar modo il territorio tavarnuzzino, come la pista ciclo pedonale, il Parco Pali. L’apporto di un gruppo che ha prevalentemente una connotazione legata a Tavarnuzze può rappresentare una ulteriore spinta”.

    Cosa risponde a chi dice che siete una giunta, una maggioranza di “voltagabbana”, partendo dalla storia politica de Il Coraggio di Cambiare, fino a questo ultimo accordo?

    “La politica non si fa tra persone che si stanno simpatiche, ma tra persone che condividono valori etici e sociali. La politica è la condivisione di certi valori, dai quali non posso sottrarmi. Ed è una caratteristica che coinvolge tutta questa ampia coalizione. Non giudico scelte differenti, ma sono scelte che non avrei fatto. Qui non parliamo di cambi di sponda. Cosa che abbiamo visto fare nel mandato precedente dall’attuale segretaria di Greve in Chianti e Impruneta di Fratelli d’Italia, ad esempio. Che, legittimamente, ha scelto il suo percorso: ma in quel caso non ho visto nessuno che si è particolarmente scandalizzato, nessuno ha parlato di mercato delle vacche, di traditori”.

    Insomma, rivendica un’azione politica, nel senso “nobile” del termine?

    “C’è la simpatica abitudine di etichettare tutti coloro che si avvicinano a questa maggioranza e questa amministrazione come persone che vanno… alla corte del Faraone. Chi lo dice e si scalda tanto, pur dichiarandosi di sinistra, è alla corte di Fratelli d’Italia. Io non giudico le scelte degli altri, ma tant’è. Poi c’è una terza situazione che salta agli occhi, partendo da una premessa: io con Matteo Aramini non ho avuto discussioni e sarebbe stato sicuramente una risorsa. Ma è un po’ contrastante dire che ci siamo presentati con programmi simili, ma poi affermare pubblicamente che questo accordo non doveva essere fatto. Comunque i nostri interlocutori sono altri: lui, da Impruneta Futura, si è tirato fuori dopo pochi mesi dal voto”.

    E lei Lazzerini? Converrà che da Il Coraggio di Cambiare al Pd che tanto contestava il passaggio non è stato cosa da poco.

    “La mia storia è pubblica. Io rimango un soggetto che ha un animo che sta nella sinistra italiana: ho fatto un percorso e sono all’interno del Pd. Ritengo giusto che in questo partito possa rappresentare certi valori, che poi coincidono con quelli che porta avanti l’attuale segretaria nazionale, Elly Schlein. Per quanto mi riguarda (e ci riguarda) siamo disponibili al dialogo con tutti, nell’ottica dell’inclusività in caso che certi valori coincidano. Fermo restando che ognuno fa il percorso che ritiene opportuno”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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