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sabato 21 Giugno 2025
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    Céline raddoppia ed apre manifattura a Radda. Già assunti 30 pellettieri

    Nel 2108 gli assunti triplicheranno. Saliranno anche nel 2019 fino a 280 addetti complessivi

    RADDA IN CHIANTI – Céline, il marchio francese leader nel settore della pelletteria con oltre centoventi negozi nel mondo (di cui quattro in Italia, uno anche a Firenze), raddoppia la presenza in Toscana e trova la sua seconda casa (come da indiscrezioni dei mesi scorsi) a Radda in Chianti,  con un accordo di collaborazione di cinque anni con la Regione che interesserà le future opportunità di sviluppo, la formazione e progetti di ricerca e innovazione sui temi dell'industria 4.0.

     

    Il protocollo è stata firmato oggi a Radda in Chianti, con il comitato direttivo dell'azienda presente al completo. La produzione nell'atelier è partita già da un mese, con una trentina di assunti, per lo più giovani e giovanissimi, che hanno seguito un corso di formazione intensivo di sei settimane e già con un paio di modelli in confezione.

     

    "E' uno dei risultati conseguiti grazie anche all'azione della Regione, che dal 2010 si è dotata di una struttura interna (Invest in Tuscany n.d.r.) per attrarre investimenti dall'estero, aiutare imprenditori che sul territorio vogliono investire o che vogliono espandere aziende già presenti" commenta il presidente della Toscana Enrico Rossi.

     

    A Roma per altri impegni, Rossi non ha potuto partecipare all'iniziativa: al suo posto c'era l'assessore alle attività produttive, Stefano Ciuoffo.

     

    "Oggi tutti producono e tutti fanno – commenta – La sfida è aggiungere qualcosa in più, far sì che il prodotto racconti qualcos'altro, legarlo ad un territorio, farlo con l'eccellenza di chi crede nella qualità ed è la strada appunto scelta dai francesi che hanno deciso di affidarsi, con il loro design, alle mani esperte e sapienti degli artigiani della nostra regione".

     

    "Rimanere e rafforzarsi in Toscana – aggiunge Rossi – rappresenta il riconoscimento di elementi distinti vi del territorio come la qualità della vita o il paesaggio ma anche della vivacità competitiva locale, dalla concia alla qualità artigianale, fino all'integrazione con gli accessori".

     

    E poi c'è la Regione, che oltre che semplificare il percorso di insediamento della nuova attività è pronta ad intervenire con i propri percorsi di formazione, ricorda l'assessore, e misure dedicate ai processi di innovazione, prima fra tutte l'industria 4.0, finanziate con risorse europee.

     

    Quella di Radda in Chianti è la seconda casa in Toscana del marchio francese satellite del gruppo Lvmh.

     

    Céline conta infatti già da diversi anni una manifattura a Strada in Chianti, frazione nel comune di Greve in provincia di Firenze: laboratorio di alta artigianalità. All'interno lavorano in circa 250, dalla ricerca e sviluppo all'elaborazione dei modelli, la messa a punto dei prototipi, la gestione della produzione, il controllo qualità e spedizione ai negozi; con l'indotto e la filiera indiretta si arriva a 800 addetti impegnati.

     

    La scelta di rafforzare il "made in Italy" ha condotto l'azienda a cercare, fin dal 2015, una nuova e ulteriore area produttiva.

     

    E alla fine – tra Toscana, Veneto, Lombardia e Emilia Romagna – la scelta è caduta su Radda in Chianti,dove sarà riutilizzato temporaneamente un sito produttivo che già esisteva, un mobilificio in disuso, in attesa della nuova manifattura, distante poche centinaia di metri e parte dello stesso lotto, che sarà realizzata entro il marzo del 2019 sulle fondamenta di un edificio già demolito, con gli stessi identici volumi e dunque senza ulteriore consumo di suolo e un'attenzione particolare peraltro alla sostenibilità energetica e paesaggistica.

     

    "Questo importante sviluppo della nostra attività manifatturiera rientra in una fase positiva dell'evoluzione del marchio Céline", commenta la presidente Séverine Merle.

     

    "Abbiamo scelto la Toscana – prosegue – proprio per il suo know how, l'altissimo livello di artigianalità e la professionalità delle persone che possiamo assumere qui".

     

    Il sito temporaneo è già in produzione dal 26 giugno scorso, dopo la bonifica e ristrutturazione avviata all'inizio dell'anno, e si estende per 4.400 metri quadri, di cui duemila produttivi.

     

    Ospitava la Laca, azienda di cucine componibili. Ancora più grande sarà lo stabilimento definitivo: 5.200 metri quadri, di cui quattromila produttivi. La zona è quella della Villa, vicino al capoluogo, e sarà un fabbrica esteticamente bella oltre che funzionale, nello stile dell'azienda francese e in armonia con il paesaggio circostante..

     

    "Avere svolto il ruolo di facilitatori in questa operazione ed essere qui oggi è motivo di grande soddisfazione", sottolinea il sindaco di Radda in Chianti, Pier Paolo Mugnaini.

     

    "L'incontro della nostra comunità con un grande gruppo industriale e con un marchio leader come Céline – prosegue – l'opportunità per un ulteriore e significativo sviluppo economico del nostro territorio oltre alla riqualificazione di una zona industriale con un progetto attento e rispettoso delle caratteristiche del territorio stesso sono, in un momento dove ancora la crisi economica si fa sentire un patrimonio da sviluppare e custodire nel tempo".

     

    Trenta assunti che triplicheranno nel 2018

     

    Presso l'atelier, dedicato alla produzione di borse ed accessori in pelle, lavoreranno entro la fine dell'anno prossimo novanta pellettieri. I primi trenta sono già all'opera. Lo spiega durante la firma Pierre Yves Foucher, amministratore delegato di Céline Production, società controllata con cui il marchio è presente in Italia.

     

    Nel 2019 altre assunzioni, fino a 280 addetti

     

    Col secondo sito – la "Manufacture", scelta lessicale non casuale a sottolineare di nuovo l'elevata artigianalità della lavorazione – gli occupati cresceranno ancora: 250 entro il 2019 secondo le previsioni ed altri trenta di supporto, che con gli attuali occupati di Greve in Chianti fanno più di cinquecento. E dunque il doppio.

     

    La pelletteria è uno dei volani del sistema economico toscano e del suo export e il rafforzamento della presenza di Céline aiuterà a valorizzare la maestria e le competenze già esistenti, che la Regione intende sostenere sia attraverso la formazione sia favorendo la qualificazione e tracciabilità della filiera produttiva.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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