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venerdì 19 Aprile 2024
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    Francesco Casini e quelle città di Lego da “amministrare”. Il sogno? Una colonica a Montefioralle…

    A Sindaci Fuori dal Comune incontriamo il primo cittadino di Bagno a Ripoli. Una lunga chiacchierata a cuore aperto: curiosità, segreti, sogni. Fra U2 e Bandabardò...

    BAGNO A RIPOLI – Un sindaco che ha cominciato a far pratica di questo mestiere da bambino, quando già amministrava la sua città… di Lego.

    Non può stare senza mare d’estate e, potesse, sogna una casa colonica a Montefioralle. Un sindaco innamorato della sua bambina e geloso “quanto basta con sobrietà”.

    A Sindaci Fuori dal Comune incontriamo Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, anni 42. Segno zodiacale Bilancia.

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    Qual è il tratto principale del suo carattere?

    “Bella e difficile domanda…! Penso di essere una persona generosa. Credo parecchio nell’amicizia, nei rapporti umani. Sono ottimista. Mi prendo a cuore le cose, nel bene e nel male. Per fortuna non sono permaloso… o meglio, non sono particolarmente permaloso”.

    Il principale difetto?

    “Non riesco a star fermo. Mai. Quindi mi accade che finita una cosa non riesco a godermi il momento o il successo ottenuto perché mi ritrovo già a pensare a un nuovo obbiettivo futuro. E’ come se, all’ultimo metro dal traguardo, già mi trovi a pensare alla traguardo successivo. Quindi non mi godo mai i successi e purtroppo questo mio modo di essere fa soffrire chi mi sta intorno, nel lavoro e nel privato”.

    Il dono di natura che vorrebbe avere?

    “Vorrei essere molto più paziente e calmo. Vorrei imparare a godermi i momenti e a rilassarmi di più. Invece non riesco a star fermo. O dormo o son sempre di corsa! Non ho vie di mezzo. Cito una frase di una canzone della Bandabardò che mi calza a pennello: Se mi rilasso… collasso”.

    Cosa fa nel tempo libero?

    “Poco tempo libero. Fare il sindaco toglie totalmente il concetto degli orari fissi. Purtroppo. Ma ovviamente la priorità nei miei momenti liberi diventa la mia famiglia e i miei figli. Un po’ mi pesa non aver tempo per loro. Mi piace andare allo stadio, stare con gli amici, fare sport, andare a correre. Mi piacerebbe anche andare in bicicletta ma pensi che ho comprato mesi fa una mountain bike che praticamente è ancora imballata!”.

    Le piace viaggiare? Mare o montagna?

    “Molto. Soprattutto quando posso andare lontano, non solo staccare totalmente ma per conoscere posti nuovi. Devo dire però che non riuscirei a passare un’estate senza mare. Non è mai successo e non succederà mai. Mi piace proprio il mare!”.

    Il paese dove vorrebbe vivere se non abitasse qui?

    “Adoro la campagna e mi piace molto Greve in Chianti. Però, son sincero, mi piacciono i luoghi un po’ più isolati. Mi vedrei bene a Montefioralle. Un posto bellissimo e molto evocativo del Chianti. Si, direi che vorrei vivere in bella casa colonica a Montefioralle. Roba da poco insomma… (ride) che tutto sommato non è neanche tanto distante da Bagno a Ripoli! All’estero invece i grandi classici, Parigi, Miami e l’Inghilterra dove ho vissuto per un po’ e ci ho lasciato il cuore”.

    Il suo cantante preferito?

    “U2 a colpo sicuro. Sono però di una generazione cresciuta ascoltando Vasco Rossi che ovviamente ho nel cuore. Ma gli U2 sono gli U2″.

    La donna più bella del mondo per Lei? E se dovesse portarla a cena fuori di cosa le parlerebbe? Non vale la moglie.

    “(Ride ed è imbarazzato). Beh… se non accetta come risposta mia moglie rispondo mia figlia! Che è la donna che amerò di più e per sempre nella mia vita. Tra l’altro mi rendo conto che per me lei è la donna più convincente che ho intorno e non saprei come dirle di no. E’ lei che ha le mie chiavi. E’ una bambina molto buona e sono fortunato ad averla”.

    Che cosa le piace della sua compagna?

    “Sono sposato con Erika dal 2011. La cosa che mi ha davvero conquistato di lei è stata la sua pacatezza, la sua pazienza. Sono consapevole che sopportare un tipo come me e che fa questo mestiere non deve essere facile. Abbiamo vissuto tanto momenti intensi insieme. Sono felice di stare con lei”.

    Ha aggirato la domanda sulla donna più bella del mondo. Dunque siete gelosi l’uno dell’altra?

    “Ma no…no… (ride ancora on un po’ di imbarazzo). Va beh, diciamo un po’ di gelosia c’è. Siamo gelosi “quanto basta”, diciamo in modo… sobrio”.

    Qual è il sindaco del Chianti che le sta più simpatico e con cui andrebbe a cena?

    “Premesso che sono in simpatia con tutti ammetto che conosco meglio però i colleghi del Chianti fiorentino. Sicuramente uscirei una sera con Roberto Ciappi (solo a nominarlo fa una bella risata) ma mi sta simpatico e ho fatto delle belle risate con Alessio Calamandrei. E mi divertirei anche con David Baroncelli…”.

    Qual è il sindaco del Chianti con cui lavora meglio e che stima di più?

    “Non tolgo nulla agli altri, assolutamente, ma certamente Paolo Sottani, sindaco di Greve in Chianti, con il quale ho lavorato su molti progetti tra cui su tutti sanità e salute e la variante di Grassina su cui stiamo dando battaglia insieme”.

    Qual è invece il sindaco con cui si “punzecchia” di più?

    “Di sicuro, a momenti, quando è necessario per chiarirci, ci si spunzecchia un po’ tra noi ma io per indole mi piace avere rapporti buoni con tutti. In caso contrario chiudo proprio i rapporti. Sono fatto così, “pane al pane, vino al vino”. Ma tra noi tutti non ci sono mai cattiverie”.

    Come le è venuto in mente di fare il sindaco?

    “E’ stata tutta una continua evoluzione. A volte rifletto su questo: quando ero piccolo giocavo con il Lego. Sempre e soltanto con il Lego City. Divenne anche un problema per la mia famiglia perché la casa ne era invasa. Lo tenevo montato e costruivo case, strade, porti, aeroporti, ponti… una vera città! Tutti pensavano che quindi io diventassi architetto e invece nessuno aveva capito che di quella città io già facevo il sindaco! Poi sicuramente col tempo mio padre mi ha influenzato e, ancora, l’Università (Scienze politiche) e poi le varie esperienze nel partito e come assessore”.

    Quando si fa il sindaco cresce più il numero degli amici o quello dei nemici?

    “Si rischia di avere dei nemici, inevitabilmente. Perché a volte si devono fare delle scelte obbligate che possono svantaggiare qualcuno. Ma allo stesso tempo, entrando in contatto con tante persone, si fanno nuove interessanti conoscenze. Nel mio caso rimangono, per fortuna, anche gli amici di sempre nonostante che purtroppo il tempo sia davvero poco per frequentarli. Ma è importante sapere che ci sono”.

    Pensa di star facendo bene il suo lavoro?

    “Questo non lo so. Devono dirlo i cittadini. So di dare il massimo e di prendermi a cuore tutto. Ma forse, a volte, quando siamo troppo immersi nelle cose si rischia di non vedere quanto e se si stia facendo bene davvero”.

    Si diventa ricchi a fare il sindaco?

    “No, non si guadagna una cifra commisurata alle responsabilità che abbiamo e al lavoro che svolgiamo. Ma personalmente non sono qui e non faccio il sindaco per guadagnare bene o meglio. Mi piacerebbe però che si modificassero alcuni temi sul ruolo del sindaco e delle amministrazioni. Vorrei che ci fossero, qui a Bagno a Ripoli, 7 assessori e non 5. Vorrei anche superare la questione dei due mandati. Due mandati spesso sono pochi per finalizzare i progetti e si rischia di perdere, con il cambio di un sindaco, quel know-how e tutto quell’insieme di conoscenze ed esperienze maturate che in quel momento sarebbero utili”.

    Droghe leggere si o no?

    “Legalizzare le droghe leggere è un dibattito complesso e andrebbe fatto in modo approfondito. E’ difficile rispondere su due piedi. Da una parte sarebbe certamente doveroso poter permettere, a chi ne ha bisogno a livello farmaceutico, di potervi accedere. Dall’altra parte per quanto riguarda la legalizzazione per la questione “ludica” è necessario fare molta attenzione. Sono argomenti che meriterebbero un dibattito e un approfondimento vero, cosa che fino ad ora non è mai avvenuta. Abbiamo dibattuto solo su questioni ideologiche”.

    Cosa pensa del fatto che in tutto il Chianti non ha neanche una collega? Non ci sono sindaci al femminile in questa legislatura…

    “Spero che in futuro anche qui a Bagno a Ripoli ci possa essere una donna sindaco. In questo territorio ci sono donne davvero in gamba che fanno politica. Onestamente tengo a dire che è vero che sono il sindaco, ma nel mio staff le donne sono la parte più attiva dall’amministrazione. Forse io sono la faccia che sta davanti, ma dietro ci sono donne che stanno portando avanti un grande lavoro. E dirò di più: sto vedendo come, più degli uomini, le donne abbiano una grande e maggiore capacità di ascolto, di interpretazione e di empatia con la cittadinanza. Tengo pure a sottolineare che le donne che lavorano con me sono la parte migliore dell’amministrazione e senza di loro non avrei ottenuto tanti risultati. Quindi ben vengano!”.

    L’ha mai delusa il suo partito?

    “A volte sì. E a volte forse anche io ho deluso il mio partito. Ne sono stato un fondatore e ho grande fiducia. So che è l’unico partito in Italia degno di chiamarsi “partito”, e che ha ancora l’idea del collettivo come un insieme di persone che può cambiare questo Paese. I partiti sono fatti di persone e quindi è normale che ci siano dei difetti, ma ho fiducia che i prossimi siano mesi importanti. In cui potremo fare un grande rilancio del Partito democratico”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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