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lunedì 27 Marzo 2023
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    Fratellanza Popolare di Grassina: il mese di febbraio è dedicato alla prevenzione angiologica

    Con il dottor Lorenzo Somigli: "Utile per allontanare il rischio di ictus, infarto o rottura di un aneurisma aortico-addominale”

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Per tutto il mese di febbraio alla Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina sarà promossa la prevenzione angiologica con il dottor Lorenzo Somigli. Che sarà prenotabile telefonando al numero 055646331 (menù 2).

    “La prevenzione delle malattie cardiovascolari – inizia a spiegare il dottore – è una priorità della medicina attuale. Le conseguenze di eventi acuti come l’ictus, l’infarto, la rottura di aneurismi dell’aorta e delle altre arterie periferiche, hanno un impatto drammatico sul singolo paziente e la sua famiglia. Come pure determinano un costo straordinario per il Sistema Sanitario Nazionale”.

    “In Italia – prosegue – l’ictus ischemico è, per dimensioni epidemiologiche e rilievo sociale, uno dei più gravi problemi sanitari e assistenziali. Rappresenta la prima causa d’invalidità permanente, la seconda causa di demenza, nonché la terza causa di morte”.

    “Gli aneurismi aortici addominali rappresentano la maggioranza degli aneurismi aortici, la prevalenza è tre volte maggiore negli uomini – continua il dottore – In Italia la rottura causa seimila morti ogni anno: l’80% dei pazienti muore prima di giungere in ospedale”.

    Queste due patologie hanno la pessima caratteristica di essere spesso asintomatiche prima dell’evento acuto: “La chiusura improvvisa di una delle arterie che porta il sangue al cervello (le arterie carotidi e vertebrali) o la rottura di un’aorta addominale anche molto dilatata, spesso non sono precedute da alcun sintomo rivelatore, nessun campanello di allarme specifico che può mettere in moto, per tempo, le procedure di diagnosi e cura”.

    Ecco l’importanza della prevenzione: l’ecocolorDoppler è un tipo di ecografia vascolare, non invasiva e facilmente ripetibile, che permette lo studio morfologico e funzionale dei vasi sanguigni, valutandone il diametro, lo spessore e le caratteristiche della parete, il flusso, la sua velocità, la direzione.

    “Per l’angiologo – dice il medico – questo tipo di apparecchio rappresenta una sorta di prolungamento del comune fonendoscopio, è uno strumento che può dare tante informazioni che devono però essere interpretate e elaborate dalla conoscenza medica dell’operatore”.

    Lo studio delle carotidi può dare molti dati, aggiunge ancora il dottore: “In presenza di alterazioni della parete si innesca un processo di diagnosi e cura che mira a ridurre drasticamente i rischi di eventi cardiovascolari acuti. La malattia aterosclerotica è la patologia più studiata nel distretto dei tronchi sovraortici. La placca carotidea è la lesione aterosclerotica più frequente. Se un’arteria è “incrostata” è molto probabile che lo siano anche altre perché la parete interna dei vasi reagisce in modo analogo agli stimoli nocivi indipendentemente dall’organo verso il quale è diretta”.

    “Lo stato delle carotidi – mette in evidenza – ci parla anche della condizione delle arterie cerebrali e coronariche, che non sono facilmente esplorabili in modo diretto e la cui chiusura determina l’ictus ischemico e l’infarto del miocardio”.

    Quindi è necessario intraprendere una puntuale valutazione dei maggiori fattori di rischio che provocano questa alterazione come fumo, ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete. E correggerli.

    “L’esame periodico successivo – spiega ancora il dottor Somigli – servirà a valutare l’efficacia del nostro operato. O a determinare una scelta terapeutica più invasiva, chirurgica, quando si arriva a situazioni di restringimento dell’arteria statisticamente associate ad alto rischio di ictus”.

    Lo studio dell’aorta addominale permette di valutare lo stato della parete e il suo diametro: “Possono essere presenti placche, come quelle carotidee, capaci di ostruire l’origine delle arterie viscerali, renali o delle arterie mesenteriche, oppure delle arterie Iliache che procedono verso la pelvi e gli arti inferiori”.

    Questi elementi dovranno essere valutati nell’ambito della malattia aterosclerotica di base e avviati, eventualmente, verso una terapia chirurgica nel caso si associno ad alto rischio di rottura o di ischemia.

    “Ecco quindi – è il consiglio del dottor Somigli – come una visita angiologica associata ad un esame diagnostico strumentale di semplice esecuzione e non invasivo può parlarci della nostra salute “circolatoria”. E metterci nella migliore condizione possibile per attuare una corretta prevenzione, così da allontanare il rischio di ictus, infarto o rottura di un aneurisma aortico-addominale”.

    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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