BAGNO A RIPOLI – La scultura di un olivo, realizzata in fusione diretta a cera persa. Un pezzo unico, realizzato per Primolio 2022 dalla Fonderia Del Giudice di Greve in Chianti.
Donato ieri, sabato 19 novembre, dal Comune di Bagno a Ripoli al quello “gemello” francese di La Garenne Colombes.
Come simbolo dell’olivo (in quel caso… vero) che verrà donato al comune francese nella prossima primavera.
“La scultura – dicono dalla Fonderia Del Giudice – ci è stata chiesta l’altra settimana dal Comune di Bagno a Ripoli”.
“Visti i tempi ristretti – proseguono – ci hanno chiesto se per caso tra i modelli avevamo qualcosa relativo all’olivo. Oppure se fosse stato possibile realizzare qualcosa da poter donare in rappresentanza del regalo (la pianta vera) che sarebbe seguito”.
“Non avendo niente di pronto – continuano nel racconto – abbiamo deciso di modellare direttamente in cera un piccolo albero, con foglie vere di olivo. Abbiamo presentato un modello in cera, che è stato apprezzato”.
Un procedimento del tutto artigianale, che rende davvero unici i pezzi che escono dalla fucina della Fonderia Del Giudice, nella zona artigianale di Meleto.
“Abbiamo fuso direttamente il modello e finito in tempi rapidissimi – dicono ancora dalla Fonderia – presentando così un olivo in “fusione diretta a cera persa”. Un pezzo unico, in quanto con questo metodo si fonde direttamente il modello originale. Sicuramente un regalo unico nel suo genere”.
“La piccola scultura – prosegue la spiegazione – è stata poi finita con una patina che riporta alla pianta reale. Foglie sul verde e tronco sul marrone”.
“Ma i frutti – mettono in evidenza – le olive, li abbiamo evidenziati con foglia d’oro. Per ribadire il valore che questi hanno nella produzione “dell’oro verde” tanto celebrato in Chianti, a Bagno a Ripoli e nella manifestazione”.
“Siamo contenti – concludono – che questa scultura, frutto del nostro mestiere, possa andare in un altra città a rappresentare questo nostro magico territorio. Un piccolo lavoro, ma unico, che ci ha fatto piacere realizzare”.
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