BARBERINO TAVARNELLE – Mettersi “a nudo” fisicamente e moralmente, spogliarsi di stereotipi e schemi e linguaggi convenzionali per conoscere qualcosa in più di sé, del proprio corpo, del proprio percorso di vita.
Per imparare ad accettarsi ed accogliere ciò che il tempo e le esperienze imprimono sulla geografia temporale della pelle, tracce e segni particolari di un cammino che è unico perché riflette una specifica identità, diversa da tutte le altre.
La comunità accoglie l’invito del gruppo organizzatore di “StillClose” e si metterà in posa per gli scatti d’arte di Elvio Pierattini.
Iniziano a farsi avanti i cittadini e le cittadine, tra i primi visitatori della mostra di fotografia d’arte “StillClose”, inaugurata sabato scorso tra le sale di Palazzo Malaspina, cuore storico di San Donato in Poggio, che a titolo volontario prenderanno parte al progetto culturale promosso dal Comune di Barberino Tavarnelle.
Residenti e visitatori si sono resi disponibili per diventare modelli e modelle per gli scatti d’arte di Elvio Pierattini.
Tra loro ci sono giovani, adulti, uomini e donne di età diverse, provenienti anche da Firenze e dai comuni limitrofi.
E’ stato il sindaco David Baroncelli a lanciare la call in occasione del vernissage del progetto culturale, scritto a più mani da Elvio Pierattini, Marianna Porro, l’ideatrice progettista, e il curatore dell’allestimento Francesco Nannoni: “Cittadine e cittadini, partecipate al progetto fotografico che vuole raccontare la verità della nostra esistenza attraverso la bellezza della diversità”.
“Ogni linea del nostro corpo – continua – parla di noi, di quello che siamo stati, di chi e cosa abbiamo incontrato lungo il nostro cammino, di legami indissolubili che abbiamo costruito con il nostro essere più intimo. Che si tratti di rughe, cicatrici, nei, ogni segno del nostro corpo rivela la mappa di un viaggio inarrestabile fuori e dentro la nostra anima, uno specchio e uno spicchio di realtà da cogliere, amare, accettare, coltivare”.
La risposta della comunità non si è fatta attendere. Già una decina di persone ha scelto di aderire al progetto entrando nello speciale obiettivo di Elvio Pierattini. Il percorso propone due sessioni di laboratorio fotografico in alcuni spazi messi a disposizione dal Comune.
“Le fotografie che scatteremo ai nudi, integrali o dettagli, particolari del corpo proposti e concordati – spiega Elvio Pierattini – con i modelli e le modelle saranno messe in mostra negli eventi successivi, anche in un contesto presente nel comune di Barberino Tavarnelle, così come abbiamo fatto con i cittadini e le cittadine le cui immagini, scattate precedentemente, oggi sono esposte a Palazzo Malaspina”. Ogni laboratorio durerà circa un’ora e si terrà in un ambiente protetto.
“Con ogni persona o coppia, – aggiunge Marianna Porro – accompagnata dalla sottoscrizione di un’apposita liberatoria, creeremo un momento speciale di condivisione e dialogo in cui il corpo è chiamato a narrare e a riconoscersi. Ci fa piacere che si siano candidate alcune delle persone che hanno visitato la mostra”.
“Non c’è niente di più eloquente e autentico del linguaggio d’arte che ritrae le forme armoniose, di ispirazione classica, che evocano i nudi di Elvio Pierattini – aggiunge il curatore Francesco Nannoni – vorremmo che i modelli diventassero messaggeri di verità per comprendere meglio se stessi e conoscere un altro punto di vista, quello dell’artista fotografo, sul nudo del proprio corpo e del proprio vissuto. E’ così, attraverso la pluralità degli sguardi altrui, che si impara a vedere il mondo da “finestre” diverse e cogliere le occasioni migliori per accettarsi”.
Chi fosse interessato può contattare: Marianna Porro 3286187239 – elvio.pierattini@gmail.com.
Le opere di Elvio Pierattini si possono ammirare fino al 2 giugno nell’ambito della mostra d’arte contemporanea “StillClose”, ideata dalla progettista Marianna Porro e allestita dal curatore Francesco Nannoni, tra le sale di Palazzo Malaspina.
Sono circa cinquanta i capolavori in bianco e nero con i quali il Comune di Barberino Tavarnelle ha iniziato a condividere una riflessione collettiva sulla profondità artistica della fotografia e le relazioni che essa può costruire con gli infiniti modi di concepire l’umanità.
“Il progetto “StillClose”, – prosegue il sindaco David Baroncelli – non ritrarrà volti, ma corpi o parti del corpo che si lasceranno aprire e sfogliare come fossero ‘diari’ di vita. StillClose ci offre l’opportunità di mettere in campo un’importante azione di public engagement intrecciata alla dimensione culturale”.
“Un’occasione vera, autentica – conclude il sindaco – per sentirsi liberi di essere, affermare la propria identità e dare valore alla diversità. Una chiave di lettura del nostro presente che si rende necessaria per comprendere meglio la strada che, come donne e uomini di pace, siamo chiamati a costruire”.
“StillClose”: inaugurata a Palazzo Malaspina la mostra fotografica che espone gli scatti d’arte di Elvio Pierattini (fino al 2 giugno)
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