spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 26 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Francesco Ricasoli (Viticoltori Gaiole): “Durissimo l’impatto sul vino del crollo del turismo”

    Sulle quantità e le cantine piene: "Siamo un trait d'union con il Consorzio del Gallo Nero, che sta lavorando per un fondo-Covid per mantenere più basse le rese 2020"

    GAIOLE IN CHIANTI – Anche le parole del presidente dell’Associazione Viticoltori di Gaiole Francesco Ricasoli non si scostano (purtroppo) da quelle che abbiamo già avuto modo di sentire dai presidenti delle altre associazioni di produttori del Chianti Classico sentiti finora.

    L’impatto della pandemia da Coronavirus sun un settore che vive di export, canali di distribuzioni che hanno nella ristorazione un settore privilegiato, turismo, sono ineudibili.

    ? CASTELNUOVO BERARDENGA – Elena Gallo (Classico Berardenga): “Il Coronavirus per il vino? Come una grandinata in pieno giugno”

    ? PANZANO IN CHIANTI – Cosimo Gericke (Unione Viticoltori Panzano): “Ora è il momento di non mollare per la paura”

    “La situazione delle aziende gaiolesi è molto complessa – ci dice il presidente dei vignaioli di Gaiole, Francesco Ricasoli – Il nostro territorio è geograficamente un po’ ai margini della denominazione, e composto da realtà piuttosto piccole ma abilissime ad accogliere turismo di alta qualità”.

    “La crisi attuale – rimarca – ha ovviamente comportato per queste aziende non solo un rallentamento nelle vendite, ma anche la mancanza di fruitori delle strutture di proprietà (come per esempio gli agriturismi) delle aziende stesse”.

    ? RADDA IN CHIANTI – Roberto Bianchi (Vignaioli di Radda): “Siamo preoccupati. E’ come se ci avessero spedito sulla Luna”

    ? MONTEFIORALLE – Paolo Baldini (Viticoltori Montefioralle): “Abbiamo approfittato del momento per guardare al futuro”

    E l’associazione in che direzione si sta muovendo? “Nella realtà attuale – ammette – delle cose non abbiamo molto altro da fare se non stringerci insieme e aiutarci per quanto possibile”.

    “Quello che certamente cerchiamo di fare – rimarca – è essere il trait d’union con il Consorzio Vino Chianti Classico, che si sta adoperando per dare il massimo supporto a tutte le aziende del territorio”.

    “Proprio nell’ultimo consiglio di amministrazione – anticipa è stato deciso di creare una sorta di fondo-Covid. Perché il problema principale è ovviamente il crollo dei prezzi che si prospetta all’orizzonte e stiamo quindi pensando ad un abbassamento delle rese (non obbligatorio) con conseguente compensazione economica”.

    Associazione Viticoltori Gaiole: foto di gruppo… pre-Covid

    Come si prospetta il futuro? “Non è facile dare una previsione o una lettura – riprende Ricasoli – C’è già stato un netto calo delle marcature (cioè delle fascette) con le cantine che di conseguenza non si svuotano”.

    “Ma come accennavo – torna a dire Ricasoli – è il turismo di qualità che fa la differenza nel nostro territorio e in particolar modo quello straniero. Abbiamo, certo, un turismo italiano e speriamo che questa graduale ripresa giovi anche al nostro settore, a cominciare dalla riapertura dei ristoranti, ma sarebbe assurdo negare che il turismo straniero da noi ha sempre fatto la parte del leone”.

    “Le attività che sono in grado di ripartire sono poche – riflette – e dal punto di vista vinicolo hanno accusato leggermente meno solo quelle aziende che fanno parte della grande distribuzione”.

    Non rimane altro che attendere che si possa ripartire dunque: “Navighiamo a vista – conclude il presidente dei viticoltori gaiolesi – La speranza è che si possa tornare ad avere in sicurezza il turismo a cui eravamo abituati ormai da molti anni. E che, assolutamente, non ci siano ricadute o passi indietro a livello sanitario”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...