Negli ultimi anni tanti trader ed investitori hanno dovuto rivedere i loro piani.
Prima il coronavirus, poi la rapida infiammata dei prezzi ed ora lo scoppio della guerra in Ucraina: sono eventi molto diversi tra loro, ma altrettanto clamorosi, con effetti importanti sulla vita delle persone, ma anche sui mercati finanziari.
Chi ha applicato delle buone strategie è riuscito ad affrontare al meglio questo periodo di grande incertezza.
Molti sottovalutano l’importanza delle strategie, ma ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che operare sui mercati senza averne una è praticamente impossibile.
O meglio, è possibile, in fondo basta iscriversi ad un broker ed effettuare un deposito per iniziare a fare le proprie operazioni, ma difficilmente si potranno ottenere dei risultati. Ogni investitore dovrebbe seguire una strategia che si adatti al suo profilo, per questo è importante conoscere quelle più gettonate tra i risparmiatori.
A questo proposito, un aiuto può arrivare dai siti specializzati dedicati al mondo degli investimenti, come per esempio investireinborsa.org, che illustra nel dettaglio le strategie per investire in borsa più diffuse del momento, analizzandone caratteristiche e vantaggi.
Cosa serve per investire in borsa?
È incredibile la crescita del numero delle persone che si sono avvicinate al mondo degli investimenti online nel corso di questi ultimi anni.
Tra i tanti fattori che hanno portato a questo fenomeno c’è anche il grande miglioramento delle piattaforme di negoziazione, che oggi risultano essere molto complete, stabili e veloci, ma pure talmente intuitive da poter essere utilizzate praticamente da chiunque.
Inoltre, i depositi minimi per iniziare ad investire si sono gradualmente abbassati. L’accesso ai mercati, quindi, è piuttosto semplice, ma questo naturalmente non è sufficiente.
Per riuscire ad ottenere dei risultati è necessario essere adeguatamente preparati, metterci il giusto impegno e, come anticipato, adottare delle strategie di investimento efficaci.
Fondamentalmente si tratta delle regole che l’investitore deve seguire quando sui mercati si presentano delle precise condizioni: esistono tantissime tecniche, ma ogni soggetto deve essere bravo a scegliere (o creare) quella che meglio si adatta ai suoi obiettivi, alle sue preferenze, alle sue disponibilità in termini di capitale e di tempo.
Perché adottare una strategia di investimento
Adottare una strategia di investimento significa quindi avere bene in mente in quali condizioni si deve operare sul mercato, quali strumenti si devono utilizzare e, soprattutto, quando e come intervenire.
Per scegliere una tecnica di trading bisogna entrare in confidenza con concetti quali il trigger di ingresso, il take profit, lo stop loss, il money management e la gestione del rischio.
Può sembrare un’operazione lunga e complicata (ricordiamoci sempre che non esiste un modo per fare soldi facili), ma è importantissima.
La presenza di un insieme di regole predefinite non solo permette di accorciare i tempi di analisi dei mercati, ma soprattutto permette di gestire al meglio l’aspetto psicologico.
Le emozioni del momento, che siano positive come l’euforia o negative come la paura, possono indurre l’investitore ad agire irrazionalmente e a commettere degli errori. Seguendo una strategia si rimane freddi e razionali, quindi questi errori possono essere evitati.
Le strategie più apprezzate
Tra le strategie di investimento più apprezzate in questo periodo è possibile menzionare, solo per fare qualche esempio, le strategie dell’ADX, del Pivot Point, nonché quella del trend line di DeMark e dei dati macroeconomici.
Chiaramente per ottenere dei benefici dall’applicazione delle regole previste dalla strategia è necessario che queste siano efficaci. Oggi esiste lo strumento giusto per poterlo verificare: il conto demo. Il capitale virtuale messo a disposizione dai broker permette di testare le strategie sul campo senza rischiare un centesimo.
È un passaggio fondamentale: anche i trader più esperti sfruttano il conto demo per i loro esperimenti, prima di metterli in pratica sul “mondo reale”.
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