ROMA – “Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti”.
E’ lo stesso premier Giuseppe Conte, in un post sui suoi canali social, a confermare l’allarme che si sta vivendo, in Italia e in Europa, per la riduzione delle dosi di vaccino decise dalle case produttrici.Â
Una riduzione che, a cascata, sta rallentando moltissimo sia le fasi di richiamo a chi ha avuto la prima dose (con il rischio di dover aspettare troppo tempo), sia le nuove somministrazioni.
“Dapprima – ricostruisce – Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino giĂ programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo piĂą velocemente”.
“Le Regioni italiane – ricorda il premier – sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il richiamo alle persone giĂ vaccinate”.
“Ma ancora piĂą preoccupanti – rincara – sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Unione Europea. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anzichĂ© 8 milioni”.
“Questa mattina – informa – il ministro Speranza e il commissario Arcuri hanno incontrato con urgenza i vertici di Astrazeneca Italia, che però hanno confermato il ridimensionamento della capacitĂ produttiva”.
“Tutto questo è inaccettabile – chiarisce Conte – Il nostro piano vaccinale, approvato dal Parlamento italiano e ratificato anche in Conferenza Stato-Regioni, è stato elaborato sulla base di impegni contrattuali liberamente assunti e sottoscritti dalle aziende farmaceutiche con la Commissione Europea”.
“Questi rallentamenti delle consegne – riprende – costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale giĂ fortemente provato da un anno di pandemia”.
“Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali – conclude – come giĂ stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunitĂ nazionale”.