ROMA – Le misure previste per contrastare in maniera più “pesante” la pandemia da Covid-19, compresa la tanto attesa lista delle regioni in base al rischio (e alle conseguenti restrizioni) sono state comunicate in conferenza stampa dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte nella serata di oggi, mercoledì 4 novembre.
Misure prese sulla base, ha spiegato il presidente del consiglio, di un “piano di monitoraggio della curva epidemica basato su 21 parametri, che ci consente di verificare puntualmente la situazione nei vari territori”.
Fra questi il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità.
“Se introducessimo misure uniche in tutta italia – ha aggiunto Conte – produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”
AREA GIALLA (criticità moderata)
Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto, Toscana, province di Trento e Bolzano
AREA ARANCIONE (criticità medio-alta)
Puglia, Sicilia
AREA ROSSA (criticità alta)
Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria
Le misure entreranno in vigore da venerdì 6 novembre “per consentire a tutti – ha spiegato il presidente del consiglio – di disporre di un tempo congruo per organizzare le proprie attività”.
Le misure per la Toscana
La fascia gialla nazionale, in cui è collocato il maggior numero di regioni, Toscana compresa, prevede la limitazione della circolazione delle persone dalle 22 alle 5 del mattino successivo.
Con il nuovo Dpcm torna quindi l’autocertificazione per gli spostamenti in Italia: in tutto il Paese scatterà il coprifuoco alle 22 e, dunque, la necessità di giustificare i propri spostamenti (motivi di lavoro, necessità e salute) sarà necessaria anche nei Comuni inseriti nelle zone gialle, dopo quell’ora.
Il modulo è lo stesso che era stato predisposto in occasione del Dpcm del 24 ottobre e già utilizzabile per le ordinanze in vigore nelle Regioni dove era stato stabilito il “coprifuoco”.
Un modello standard – a disposizione anche di tutte le pattuglie delle forze di polizia – dove i cittadini dovranno indicare i motivi dello spostamento (per ragioni di lavoro, necessità e salute).
Controlli a campione; chi non riuscirà a dimostrare il motivo indicato nell’autocertificazione, verrà denunciato.
Modello_Autodichiarazione_Novembre 2020
Chiusi musei e mostre, piscine, palestre, cinema.
Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori. Per elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (ad esclusione che per i bimbi al di sotto dei 6 anni). Chiuse le Università (didattica a distanza) tranne che per le matricole e i laboratori
Chiusura nelle giornate festive e prefestive di medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, dei punti vendita di generi alimentari, delle tabaccherie e delle edicole al loro interno.
Il Dpcm per i trasporti pubblici prevede un tasso di affollamento massimo del 50 per cento, ad eccezione dei mezzi per il trasporto scolastico.
Bar e ristoranti aperti fino alle 18 (domenica compresa), asporto consentito fino alle 22, non ci sono restrizioni per le consegne a domicilio.
Viene decretata la sospensione dello svolgimento dei concorsi, tranne quelli che si svolgono per via telematica e su base curriculare. E per quelli relativi al comparto sanitario.
Vengono chiuse le sale bingo, e chiusi i “corner” scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie. Restano aperti parrucchieri e centri estetici.
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