SAN CASCIANO – Nonostante le ristrettezze per la pandemia del Coronavirus, le celebrazioni della Settimana Santa si sono svolte regolarmente nella Collegiata Propositura di San Cassiano; con tutte le cautele del caso e esclusivamente a porte chiuse, con la possibilità da parte dei fedeli di seguire da casa sul canale Youtube della parrocchia.
Anche la Santa Messa di Pasqua si è svolta a porte chiuse: all’interno della Propositura erano presenti don Massimiliano e don Francesco, diaconi e chierichetti, in totale sette persone tutte autorizzate.
Prima della benedizione finale don Massimiliano ha fatto il resoconto di tutte le donazioni fatte al Centro d’Ascolto della Parrocchia di San Casciano, più di 6.500 euro (e ancora stanno arrivando) così come i tanti alimenti portati in parrocchia, oltre alle tante iniziative di raccolta alimentare negli esercizi aderenti di San Casciano e nelle frazioni.
Così come quelle organizzate dalla Festa del Volontariato, Misericordia di Mercatale, convento dei Cappuccini e il CSC di Cerbaia.
Sono stati comprati circa 3.000 euro in buoni spesa che sono in distribuzione a diverse famiglie (insieme ai generi alimentari) individuate in collaborazione con i servizi sociali del Comune.
Gli auguri ai fedeli di una buona Pasqua di Resurrezione sono stati fatti anche da don Francesco: “Questa è la mia prima Pasqua da sacerdote – ha detto rivolgendosi ai fedeli in ascolto – tra qualche giorno ricorre il mio primo anniversario e colgo questo santissimo giorno per ringraziare il Dio di poter esercitare e offrire il mio ministero in mezzo a voi, in queste parrocchie, con don Massimiliano”.
La Santa Messa è terminata con un canto dei brani dai componenti del coro, ognuno rigorosamente dall’interno della propria casa, mentre don Massimiliano, in una piazza Cavour completamente deserta, ha impartito la benedizione al paese con l’acqua benedetta della Veglia pasquale.
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