GREVE IN CHIANTI – Da Greve in Chianti arriva una storia che è tanto semplice, quanto bellissima. Due bambini di 10 anni, una bancarella per la via davanti a casa; e un dono speciale per un canile.
“Tutto è iniziato durante una conversazione familiare sulla possibilità di prendere un compagno/a al nostro cane Easy, proveniente da un canile” dice Michele Guerrini, padre Dario e Cosimo.
“Ai bambini – prosegue – è venuta l’idea di fare un banchetto per vendere oggetti recuperati. E devolvere il ricavato proprio ad uno di questi luoghi di accoglienza per cani abbandonati: quello che sembrava un scherzo ha ben presto, preso vita”.
“Una sera, tornato dal lavoro, ho trovato tutta casa buttata all’aria – racconta ancora babbo Michele – quando ho chiesto cosa stesse succedendo, mi hanno risposto che stavano cercando giochi che non utilizzavano ed altri oggetti da vendere al banchino. Così hanno setacciato tutta casa nostra e casa della nonna”.
“Vecchi giochi, bigiotteria, libri e riviste – prosegue – Con questo “bottino” hanno organizzato una bancarella qui nella via sotto casa della nonna. E in tre giorni, grazie al passaparola tra gli amici e genitori, la gentilezza di tante persone che passando hanno apprezzato l’iniziativa, sono riusciti a racimolare una bella cifra”.
“Sono stati tre giorni a parlare e “contrattare” con amici e passanti – dice contento – a giocare, a vivere la nostra strada come si faceva un tempo. Hanno dimostrato costanza, impegno ed un incredibile generosità”.
“Infatti – precisa – senza alcun indugio, con quei soldi siamo andati a comprare mangime, guinzagli e dei cuscini per questi sfortunati cani”.

“Noi genitori, abbiamo cercato un canile a cui destinare tutto quanto comprato – spiega – ed abbiamo scelto U.N.A. Poggibonsi. Un canile che ci è piaciuto molto, per la sua storia e per il livello di benessere degli animali”.
“Essendo aperto tutte le mattine – sono ancora parole di Michele – domenica scorsa siamo partiti con i bambini super entusiasti. E ci siamo presentati con il nostro carico in dono”.
“L’accoglienza è stata magnifica, Dario e Cosimo sono stati trattati come piccoli supereroi – ricorda quei momenti – erano felicissimi, come lo erano i volontari che ci hanno accolto”.
“Ammetto che la loro generosità ci ha molto emozionato – conclude – Spero con tutto il cuore che non cambino mai; e che questa vicenda possa servire anche ad altri per iniziative simili”.
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